A La Gazzetta dello Sport torna il consueto appuntamento con ‘Condò confidential’, che il noto giornalista Paolo Condò quest’oggi ha interamente dedicato all’Inter e alla lezione di Mancini al capitano Icardi. “Una settimana fa Roberto Mancini, disegnando una formazione dell’Inter molto trasgressiva, ha battuto la Roma contro pronostico. Ne abbiamo discusso per giorni, di quella formazione, senza deciderci se l’esclusione di Icardi fosse una scelta puramente tecnica, o se attenesse piuttosto a valori universali come educazione, rispetto, spirito di squadra - si legge sulla Gazzetta -. Il dubbio nasce da due concetti un po’ hard espressi dal giocatore al termine della gara precedente, vinta a Bologna grazie a un suo gol (elementare). Il primo era un lamento sulla scarsità dei rifornimenti: ‘Non è vero che sto segnando poco - il concentrato del discorso -, il problema è che la squadra non mi procura le occasioni necessarie’. Questa, passi: come protesta non è nemmeno scandalosa. Molto più grave la seconda frase, che pure non ha attirato le stesse attenzioni: ‘Quest’anno sono arrivati giocatori con maggiori qualità individuali, e questo mi penalizza’. Tradotto: dell’Inter penosa della scorsa stagione io ero l’unico capace, e grazie a una manovra incentrata su di me ho segnato 22 gol; quest’anno ci sono giocatori molto migliori, non faccio più da centro dell’universo e quindi segno di meno. È senz’altro possibile che l’allenatore dell’Inter abbia ragionato soltanto in termini tattici, e del resto il risultato ha promosso la sua scelta. Ma se ripensiamo al modo in cui il Mancini calciatore metteva a disposizione della squadra le sue straordinarie qualità individuali, l’ipotesi dell’avvertimento riprende corpo; perché per l’Inter è un bene che quest’anno i giocatori bravi in rosa siano molti, e pazienza se l’eventuale buon risultato finale dipenderà (anche) da tre giocatori in grado di segnare 15 gol piuttosto che da uno capace di salire fino a quota 25. Icardi pare aver reagito bene all’avviso - facile che la fascia da capitano sia stata un’astuzia di Mancini, consapevole già in estate dei problemi in arrivo - ed è un forte candidato a riprendersi il posto domani a Torino”.

Sezione: News / Data: Sab 07 novembre 2015 alle 12:20
Autore: Lorenzo Peronaci / Twitter: @lorenzoperonaci
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