Esteban Cambiasso, l'anima del cantrocampo nerazzurro, fa un bilancio di questo 2008 nerazzurro: "E' stato un anno stimolante, abbiamo vinto lo scudetto e la Supercoppa italiana. Non ho provato una sensazione particolare dopo l'ultimo titolo. E' come quando ti nasce un figlio: vuoi bene al primo come al quinto". Non solo begli avvenimenti però durante il 2008: "I momenti più difficili sono stati tre: l'eliminazione dalla Champions League, la sconfitta in finale di Coppa Italia a Roma e l'infortunio contro il Siena che mi ha impedito di disputare la partita a cui tenevo di più, contro il Parma". Inutile chiedergli chi è il suo erede nel calcio internazionale: "Ho solo 28 anni, è presto per avere un erede. Poi, dire che c'è un giocatore che mi somiglia è da presuntuosi".

Per il 2009 l'obiettivo nerazzurro è l'accoppiata scudetto-Champions: "Impresa non facile, ma abbiamo il potenziale per farcela". Infine, il discorso Adriano, giocatore che si fa attendere: "Io aspetto Adriano così come aspetto Ibrahimovic o Maicon. Nell'Inter Adriano non è unico, siamo in tanti in squadra".

Sezione: News / Data: Sab 27 dicembre 2008 alle 11:58 / Fonte: La Stampa
Autore: Fabio Costantino
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