Intervistato dal quotidiano Avvenire, Salvatore Bagni racconta i motivi che lo portarono all'addio all'Inter nel 1984, quando si accasò al Napoli: "Avevo ancora due anni di contratto, ero felice all’Inter, ma a marzo dell’84 cambia la proprietà: Ivanhoe Fraizzoli cede ad Ernesto Pellegrini, il quale si presenta con un avvertimento: 'Bagni, d’ora in poi in campo deve cambiare atteggiamento'. Quando me lo ridisse per la decima volta allora gli risposi che se la pensava così potevano anche vendermi. Sandro Mazzola mi chiama in sede per rassicurarmi: 'Salvatore dai, continua così, resta te stesso'. Alla fine Pellegrinì tirò troppo la corda. Mi fece rientrare a Milano a fine campionato mentre ero a Cesenatico al capezzale di mia suocera malata – che poi morì quel luglio, a 56 anni – per comunicarmi: 'Non volevo dirti niente: tu vieni in ritiro, stop. Altrimenti quest’ anno giochi nel giardino di casa mia'. Mi ripeté il concetto davanti a tutti mettendomi una mano sulla spalla. Diventai una furia e sbottai, alla mia maniera: 'Presidente, se non mi toglie la mano da lì le do un pugno che la rispedisco nel suo ufficio'. Ero fuori di me…"

Sezione: News / Data: Sab 14 maggio 2022 alle 22:55
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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