E' Mauricio Pochettino l'ospite d'onore nella sala stampa di San Siro prima del match tra Inter e Tottenham che apre la stagione di Champions League. Alla vigilia del match, il manager degli Spurs risponde alle domande dei cronisti presenti, tra i quali l'inviato di FcIntwernews.it: 

Ci può dare le ultime sugli infortunati?
"Ho già spiegato che Lloris, Alli e Sissoko sono indisponibili. Poi Trippier e Alderweireld sono rimasti a Londra per scelta tecnica. E' una decisione tecnica, potete cercare questo termine nel vocabolario. Potrebbe essere anche tattica fuori dal campo, ma è una decisione: non si possono portare tanti giocatori, 11 vanno in campo e 7 in panchina". 

Si sente favorito?
"Non credo siamo favoriti domani sera, l'Inter è una squadra con tanta storia. La società sta facendo bene, ha fatto un'ottima stagione l'anno scorso; hanno ottimi giocatori e un fantastico manager. Non credo ci sia un favorito, credo sarà una fase a gironi molto competitiva con Psv e Barcellona. L'Inter è nella nostra stessa situazione, credo che arriviamo in un momento simile per quel che riguarda il fattore mentale. Entrambe le squadre lotteranno per cambiare il trend, capita un momento in cui si perdono delle partite". 

Tornando alle decisioni tecniche: ci spiega il perché?
"Siete abbastanza intelligenti per capire questa mia decisione, non ho mai punito nessuno per una sconfitta. Il nostro programma è di avere giocatori tutti a disposizione. Penso di aver preso la scelta migliore. I tifosi? La gente è al corrente della situazione? Perché dovrebbero essere preoccupati se perdiamo o vinciamo con qualcuno, l'importante è che domani scenda in campo il Tottenham". 

Avrà sentito le voci su Kane e la sua stanchezza, come sta?
"Avete già sentito Eriksen, non credo che il motivo sia la stanchezza. I risultati non sono stati dei migliori, non possiamo ridurre tutto al singolo: conta il collettivo. Abbiamo perso contro il Liverpool, finalista di Champions che poi ha fatto un mercato importante: sono i più forti d'Europa, sono deluso per il risultato ma non per l'approccio". 

Le è mai capitato che un giocatore le abbia detto che era stanco?
"Nessuno in dieci anni". 

Ancora su Kane...
"Harry è un bersaglio facile, ma dopo 4 anni qui bisogna ringraziarlo per tanti motivi. Ovviamente deve migliorare, ma è facile dargli la colpa. Sarà ripetitivo, però la percezione del club e quella fuori è diversa. Io ho sempre provato a lavorare dando del mio meglio, tutti i tifosi devo ringraziare Kane perché quando si guarda quello che è stato il suo contributo è difficile lamentarsene". 

E' più fiducioso per questa Champions?
"L'esperienza bisogna metterla in pratica, poi serve la motivazione e la capacità di essere intelligenti e imparare. E' come una mucca che vede il treno passare per dieci anni di fronte a lei e se le chiedi a che ora passa non saprà dirlo. Credo che ci siano tanti ingredienti che bisogna avere oltra all'esperienza, serve fame". 

Vede una Champions più equilibrata?
"Non credo che siamo concorrenti realistici in nessuna competizione. Se dimostriamo lo stesso rendimento con il Watford e con il Liverpool, sarà impossibile vincere qualcosa. Magari se siamo quelli visti a Old Trafford.... Dobbiamo cercare di essere più forti, le ultime sconfitte sono un campanello d'allarme per migliorarci. Io sto spiegando la realtà, non lancio sfide ai giocatori. Altrimenti saremo una buona squadra che può vincere o perdere".

Ancora sulle assenze.
"Bisogna sfruttare la rosa, nessuno è più importante di un altro. Ciò che conta è il collettivo. Dobbiamo dare il massimo, c'è un tour de force ma abbiamo un programma per fare rifiatare certi giocatori. Oggi è il turno di Toby (Alderweireld ndr)". 

In cosa le piace Spalletti? 
"Sono tante le qualità che mi piacciono di Luciano, ma ora è difficile spiegarle. E' un grande tecnico, ha avuto una carriera fantastica: lui è troppo forte". 

Teme qualche giocatore dell'Inter?
"Se ce n'è uno dico Icardi, diverso da Keita, che conosco dai tempi del Barcellona. Poi ci sono Perisic, Nainggolan e Candreva. Non lo so. L'Inter ha un'ottima rosa, la gara sarà difficile". 

Sul nuovo stadio e la serata da Champions. 
"Nelle ultime stagioni abbiamo giocato la Champions, è un torneo speciale. Questa stagione è molto tosta, sarà l'annata più difficile, visto come stiamo adesso. Spero di vincere domani, e spero che passo dopo passo potremo fare un bel cammino e poi, un giorno, quando sarà pronto lo stadio, vorrei offrire una bela serata ai nostri tifosi". 

VIDEO - IMMAGINI DA APPIANO: IL DISCORSO DI SPALLETTI ALLA SQUADRA

Sezione: L'avversario / Data: Lun 17 settembre 2018 alle 18:41 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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