"Non conta quanto manca, quanto piove e contro chi stai giocando. A San Siro, con questa maglia, nulla è impossibile. Ciao grandi". Ci aveva salutati così ieri sera Federico Dimarco dopo il triplice fischio di Inter-Barcellona, terminata con il trionfo nerazzurro nella semifinale di ritorno di Champions League valsa alla squadra di Inzaghi il pass verso un'altra finale di Champions. Dopo l'urlo di Dimash capopopolo sotto la scalpitante Curva Nord che aveva scatenato l'ira dei milanisti, il figlio del secondo anello verde può esultare ancora: è ancora all'ultimo atto della Coppa dalle grandi orecchie, dopo Istanbul. Una gioia che durerà una vita intera, e a prescindere da ciò che sarà il risultato che si otterrà il 31 maggio sotto il cielo della capitale tedesca, l'esterno di Corvetto condivide con i suoi tifosi la gioia di un momento eterno.

Momento che non vuole smettere di rivivere come mostra l'adrenalina messa nero su bianco ancora una volta oggi, all'indomani dal triplice fischio di quell'incredibile e meravigliosa diapositiva di storia calcistica, dal 32 dell'Inter: "Ma quanto ca***o è bello essere nerazzurri" scrive ancora Dimash nel post pubblicato qualche ora fa che ritrae altri scatti della nottata del Meazza. Post che ironicamente viene ripreso dal compagno di squadra Alessandro Bastoni che lo redarguisce: "Non dire parolacce cretino". Rimprovero al quale il classe '97 replica con altrettanta ironia: "Scusami, perdonami! Non lo faccio più e mi spiace se ti senti in qualche modo offeso".

Sezione: Focus / Data: Mer 07 maggio 2025 alle 18:10
Autore: Egle Patanè
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