Un punto guadagnato: probabilmente sì, visto e considerato l’andamento dell’incontro, con la Fiorentina di Delio Rossi che malgrado l’emergenza ha saputo probabilmente creare le occasioni migliori, a fronte di un’Inter troppo abulica nei primi 45 minuti e anche ad inizio ripresa, e che ha provato a darsi una scossa soprattutto dopo il rigore che Julio Cesar ha neutralizzato a Ljajic. Per Stramaccioni si fermano probabilmente al quarto risultato utile consecutivo le note positive di questo lunch match, anche perché bisogna considerare anche gli infortuni di Chivu e soprattutto di Javier Zanetti rendono questa giornata ancora più critica. Punto utile per i sogni Champions? Sulla carta sì, però è chiaro che sul piano del gioco servono anche risposte migliori già a partire da Udine.
PENDOLINO POLI – Stramaccioni accantona i propositi di gara di contenimento e parte con un modulo in stile Primavera: un 4-2-3-1 che comporta l’accantonamento di Stankovic e un quartetto ultra-offensivo con Alvarez, Forlan e Zarate dietro Milito. La Fiorentina perde anche Montolivo prima del match, e si affida a Kharja. In difesa, fiducia rinnovata a Camporese. E’ la Fiorentina che però comincia col piglio giusto, cercando subito di colpire proprio con l’ex interista. Grande lavoro soprattutto per Andrea Poli, chiamato a contrastare le iniziative di un Lazzari inizialmente molto pimpante, al punto da cercare anche una conclusione da metà campo con Julio Cesar fuori dai pali. Sul fronte Inter il più ispirato e combattivo sembra Ricky Alvarez, che però trova poco sostegno. Si nota nel frattempo la linea poco severa dell’arbitro Valeri, che risparmia un cartellino giallo a Lazzari e Forlan, per poi punire Chivu per un fallaccio su Cassani. C’è equilibrio, l’Inter predilige la corsia destra per sfondare, sfruttando anche le incursioni di Maicon.
ANDAMENTO LENTO – C’è però un problema lì davanti, visto che sostanzialmente i quattro attaccanti schierati da Stramaccioni faticano a comunicare tra loro, col risultato che la Fiorentina guadagna campo progressivamente mettendo alle corde i ragazzi nerazzurri. Maurito Zarate, poi, sembra rientrato in quella fase di involuzione dalla quale sembrava uscito: lento, indolente, sbaglia anche i passaggi più elementari. E la difesa viola, impeccabile per tutto il primo tempo, ringrazia. Per dare la scossa alla squadra ci vuole Lucio, che poco prima del 45esimo orchestra una lunga manovra offensiva che però finisce quando questi va a sbattere su Nastasic. E’ un’Inter non bella quella che rientra negli spogliatoi per l’intervallo, non prima di un giallo per Milito reo per fallo di reazione su Nastasic che lo aveva colpito duramente poco prima (giallo anche per il serbo). La sensazione è che la Fiorentina con le sue bocche da fuoco avrebbe potuto colpire e fare male.
AHI CAPITANO, GRAZIE JC – Oltretutto, per Stramaccioni le brutte notizie non si fermano qui, visto che dopo l’intervallo Zanetti deve uscire per un problema fisico: dentro Nagatomo. Dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa, l’evanescente Forlan dà spazio al ritorno in campo di Wesley Sneijder. Anche se è l’altro rientrante Maicon quello che prova a dare una scossa al gioco nerazzurro. La partita progressivamente si accende, anche se la Fiorentina dà sempre l’impressione di essere più compatta rispetto all’Inter che si sbilancia troppo. Comunque i segnali di risveglio arrivano, almeno fino a quando si rischia il patatrac: Lucio si distrae forse per la prima volta in partita, Lazzari si invola e viene abbattuto da Julio Cesar. Rigore sacrosanto sul quale però il portiere brasiliano si fa perdonare respingendo in corner la conclusione angolata del serbo Ljajic. Inter salva, e questo psicologicamente potrebbe essere il momento giusto per colpire.
LAMPI RESIDUI -Ma anche quando le azioni buone le regala la stessa difesa viola, come nel caso di Milito che prova a lanciare Alvarez, l’Inter non mostra mai il giusto mordente. Anzi, è la Fiorentina che sfiora ancora il gol con un tiro al volo di Nastasic. All’80’ nuova tegola per Strama: Chivu resta a terra ed è costretto ad uscire dal campo: dentro Ranocchia per gli ultimi dieci minuti. Ranocchia che fa tremare per un contrasto in area con Cerci dove però l’arbitro Valeri, davvero deludente anche quest’oggi, vede una simulazione dell’ex Pisa con conseguente ammonizione. Sul cambio di fronte, Nagatomo si inventa una progressione sulla sinistra con palla a lato. La partita poi si spegne gradualmente fino allo 0-0 finale: nonostante l’andamento non proprio esaltante, l’Inter torna a casa con un punto da Firenze. Un punto che però potrebbe non essere sufficiente per le ambizioni residue di Champions.
Autore: Christian Liotta
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