L'ex difensore dell'Inter Walter Samuel è stato ospite ai microfoni del canale YouTube del giornalista Gianluca Rossi: "Ricordo con grande gratitudine i tifosi dell'Inter che ancora oggi mi ricordano e mi salutano quando mi vedono. Sono felice di aver contribuito a una piccola parte della storia nerazzurra".

Due parole anche sul Triplete: "In una settimana ci giocavamo tutto, abbiamo giocato la finale di Coppa Italia, poi quella di Champions, la Serie A a Siena. Potevamo perdere tutto. Abbiamo iniziato a giocare e a crederci, vincendo un Triplete che forse nessuno si aspettava".

Sulla sua scelta di restare a Milano: "Parecchi miei ex compagni sono rimasti a Milano, anche Chivu. È bello e ci troviamo bene, abbiamo sempre mantenuto l'idea di tornare qui perché stanno bene, sarà difficile portarli via. Saremmo comunque felici di rimanere, c'è un bel legame. I miei figli vanno anche spesso allo stadio sia con me che da soli".

Si passa poi ad analizzare la stretta attualità: "Hanno tanta qualità, l'idea che mi sono fatto è che forse sono irregolari, fanno grandi partite come col Porto e poi faticano in campionato. È un vero peccato perché ora sei a lottare con quattro-cinque squadre per la Champions League. Il Porto? Vedo la partita con positività, sono gare secche e l'Inter ha un vantaggio. Mi aspetto una bella partita, non vedo tutto nero, ho fiducia in questa squadra".

Lautaro è già campione? "Ce lo stiamo godendo in Nazionale, è un gran calciatore, giovane, ha ancora tanto da dare. Lo vedo entusiasta di essere all'Inter. L'Argentina? Da giocatore non avevo avuto la fortuna di vincere in Nazionale, quest'anno ce l'abbiamo fatta ed è stato fantastico per tutto il popolo argentino. Il merito è tutto dei giocatori, che ci hanno sempre creduto. Anche noi ci siamo tolti un bel peso".

Gli viene poi chiesto se sta valutando un possibile futuro da allenatore: "Per adesso sto bene, in futuro mi piacerebbe ma devo ancora percorrere tutto il cammino, sento che devo ancora imparare tanto e lo sto facendo da Scaloni. Poi aver giocato nell'Inter non è un obbligo per allenarla in futuro. Cambiasso può essere un allenatore capace, è molto tranquillo. Anche lui aspetterà il momento giusto, allenare non è un obbligo ed è giusto anche godersi la famiglia".

Nel finale un excursus sul ruolo del difensore: "Non so se c'è un Samuel oggi, i tempi sono diversi. Noi eravamo più rocciosi e concentrati sull'uomo, ci permettevano anche qualche cosa in più. Forse l'ultimo è stato Chiellini. Oggi bisogna proporsi e stare alti come fa Bastoni che mi piace molto, ha fiducia, corre tantissimo. Io cercavo di essere sempre presente e farmi sentire nel modo giusto. Non ho mai fatto interventi duri, anzi anche noi ne prendevamo perché affrontavamo attaccanti che picchiavano. Penso a Vieri, Lucarelli, Toni, contro di loro era durissima perché erano molto forti".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 12 marzo 2023 alle 21:30
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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