Josè Mourinho esclude nuovamente Mario Balotelli dalla lista dei convocati,  e nel corso della conferenza stampa della viglia di Inter-Torino gli rivolge un accorato invito: quello di prendere esempio da Davide Santon. Mou traccia infatti un profilo entusiastico del baby terzino: "Magari la personalità aiuta Santon: in campo ha una corsa naturale, ci aiuta con gli inserimenti e si sta adattando a un ruolo nuovo per lui, certo ha bisogno di stabilità ma "il bambino" è bravo, è felice di giocare e di stare zitto visto che il suo allenatore gli impedisce di parlare con la stampa".

Tornando a parlare di Balotelli, invece, dice: "Per me i giocatori sono tutti uguali, Balotelli è come gli altri. Anche se è giovane ci si aspetta tanto da lui, ma voglio dire che è un bravo ragazzo. Mi fa male quello che sta succedendo, credo che lui un giorno capirà e distinguerà tra chi lo vuole aiutare e chi no. Ha tutto il tempo di diventare un grande giocatore e un grande uomo. Il pianto dopo l'allenamento? Non è vero, non è successo alla fine dell'allenamento, dopo non so , non posso saperlo": Sul Torino: "Ha giocatori di qualità e non ci regalerà nulla. Ma se sarà una partita più o meno difficile dipende tutto dal nostro atteggiamento".

Poi parla degli episodi di cronaca che hanno riguardato la squadra in questa settimana: "E' una cosa ridicola, e chi parla di cose ridicole diventa egli stesso ridicolo. L'Inter non ha bisogno di protezione perchè è come una grande famiglia e gode già automaticamente di protezione. E' questo che intendo con il concetto di squadra".
Infine una battuta sulla partita numero 100, domani, di Ibrahimovic: "Zlatan è straordinario, non ho parole. Prima di arrivare all'Inter conoscevo il calciatore, non il suo carattere. Ora posso dire che mi piace tanto anche la sua personalità. Può non essere un compagno facile ma è uno che vuole sempre vincere tutto e per un allenatore è il massimo". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 31 gennaio 2009 alle 14:30
Autore: Christian Liotta
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