Tanti gli argomenti toccati da Maicon nel corso di Prima serata, che andrà in onda alle ore 21 su Inter Channel. Una lunga intervista nella quale il terzino brasiliano si racconta ma fa anche una precisazione, che spera possa bastare una volta per tutte, a proposito di chi parla di lui - talvolta addirittura a suo nome - su giornali e tv senza esserne autorizzato. "È successo ad esempio ieri: c'è stato chi ha detto che andrò via dall'Inter, parole di un agente che non è il mio agente (Antonio Caliendo, ndr), mentre l'unica persona che può parlare di me e che mi può rappresentare è Roberto Calenda, che è il mio procuratore. Non c'è niente di vero che mi riguardi in chiave mercato: io sto lavorando per tornare a dare il mio contributo e basta. Non ho mai pensato di andare via".
Concetto che il terzino specifica anche quando un tifoso gli chiede quanto combaciasse con la realtà ciò era stato scritto su di lui dopo la conquista del Triplete, ovvero sulla sua volontà di lasciare l'Inter: "Non è vero che me ne volevo andare. Dopo il Triplete sono andato al Mondiale, quindi in vacanza, per poi tornare a fare il mio lavoro qui, con l'Inter, squadra nella quale sono felice. Ma ogni volta escono delle cose che non vanno bene, che non sono vere. Io qui sono felice".
In occasione di Inter-Napoli del primo ottobre, il terzino ha fatto la sua prima comparsa stagionale in campo. Maicon, chiacchierando con Edoardo Caldara e Roberto Scarpini, racconta del desiderio enorme che aveva di tornare a disposizione dopo l'operazione e di quanto adori la vita nel calcio: "Non vedevo l'ora di tornare dopo l'infortunio. In campo io mi diverto sempre, tantissimo, e non poter giocare invece è una sofferenza. Cerco sempre di dare il mio contributo, per il bene della squadra, mi fa un grandissimo piacere. Tutto quello che fa parte del mondo del calcio mi piace tantissimo: stare in ritiro con i compagni, scherzare, conoscerci, sono momenti unici. Siamo una rosa con tante qualità, in tutti i sensi".
I tifosi sono curiosi: da quello che chiamano il Colosso vogliono anche sapere qual è il compagno che, per qualche motivo, l'ha impressionato di più in tutti questi anni. La risposta è immediata: "Capitan Zanetti. Perché con il suo fisico, con le sue qualità, con l'aiuto che dà alla squadra, lui è veramente unico. È una persona che dà davvero qualcosa in più".
Si pesca quindi nei ricordi e il brasiliano parla quindi della partita che, finora, ricorda come quella in cui ha avuto la miglior prestazione: "Quell'Inter-Juve in cui ho segnato. Mi ricorderò per sempre quella partita, per il gol che ho fatto e per quella che era la situazione in campionato. Indimenticabile".
Una domanda anche su un nuovo compagno di squadra che gioca nel suo stesso ruolo, Jonathan: "È un bravo giocatore, mi piace. Se c'è concorrenza tra noi? Io dico solo che cercherò di fare sempre il mio lavoro al meglio, per cercare di essere titolare, poi ovviamente deciderà il mister", risponde con sincerità Maicon, che poi - proprio a proposito di mister Claudio Ranieri - sottolinea: "È un grande allenatore, lo pensavo già quando allenava le altre squadre. Se mi piace Christian Damiano come tattico? Sì, mi piace".
Su questo, così come su altre domande a bruciapelo, Maicon non ha dubbi. Così come quando gli viene chiesto se è vero che non andasse d'accordo con Leonardo: "Non è vero, sono sempre andato d'accordo con tutti gli allenatori che ho avuto".
A proposito di allenatori, inevitabile parlare anche di José Mourinho. I tifosi insistono infatti nel chiedere se Maicon lo raggiungerebbe: "Seguire Mourinho? Io sto bene a Milano, gioco in una grande squadra. Faccio i complimenti a Mourinho per quello che ha fatto qui, però io faccio la mia carriera, ognuno fa la sua".
Attraverso le domande di chi scrive da casa, da Maicon arrivano anche notizie sull'ex compagno di squadra Adriano: "Lo sento ancora, ci sentiamo spesso, sta bene, dovrebbe tornare a giocare questo fine settimana, dopo un brutto infortunio, sono contento per lui. Spero che possa tornare a grandi livelli come sa fare".
Con Maicon si divaga anche e si finisce così a parlare di cibo. E allora si scopre che... gli piace la carne argentina: "È vero, l'asado mi piace. Se devo scegliere tra asado e picanha? Beh, picanha. Comunque, sono diversi tipi di carne". Dal cibo alla musica, viene intonata la canzone che al Colosso dedicano i tifosi nerazzurri, "ma quanto è forte Maicon!": "Una canzone bellissima, che mi carica per la partita, sono orgoglioso di questa canzone. In Brasile non ci sono queste canzoni specifiche per i giocatori ed è un peccato, sono bellissime".
Ma che cosa pensa Maicon di ex compagni che hanno lasciato l'Inter? Per esempio di Eto'o? Anche questo vogliono sapere i tifosi: "Io penso solo a lavorare con chi c'è, per quanto riguarda quelli che sono andati, li ringraziamo per quello che hanno dato al club, ma ora si pensa a chi è qui, si pensa a fare del nostro meglio, per portare l'Inter dove deve stare, sempre in testa alla classifica, in ogni competizione", risponde il brasiliano.
"Sono contento di indossare questa maglia, la maglia di una squadra che mi dà tanto e che ha un presidente che ammiro moltissimo. Non c'è nessun dubbio sul fatto che io resterò qui anche in futuro", aggiunge Maicon.
Nel corso della chat c'è poi un tifoso che paragona Maicon addirittura a Giacinto Facchetti: "È un grandissimo onore per me un paragone di questo tipo, sentire accostato il mio nome a quello di Giacinto. Non posso che ringraziare per questo", sottolinea il terzino brasiliano. A Maicon viene quindi chiesto se gli piacerebbe, in futuro, fare il presidente di una società di calcio: "È un lavoro difficile - risponde -. È bello fare il calciatore: è impegnativo, però è bello... Cosa farò a fine carriera? Starò a casa, con i miei figli, tranquillo. Ma qualcosa dovrò inventarmi, non è che i soldi piovono dal cielo...", sorride.
Si passa poi a parlare della rivalità con Milan e Juventus, sentitissima dai tifosi ma non solo: "È bellissima - dice Maicon -, noi in campo cerchiamo di fare al massimo il nostro lavoro e di fare felici i tifosi che sentono tantissimo questa rivalità. Se andrei al Milan o alla Juve? È difficile rispondere a questa domanda, si tratta di grandissime squadre, non si può nasconderlo, però io sto bene all'Inter".
Ora che è tornato in campo, i tifosi vogliono sapere da lui se è pronto a tornare anche a fare gol. Maicon sorride: "Cercherò prima di tutto di difendere la mia porta, poi se dovesse arrivare qualche gol importante mi farebbe ovviamente molto piacere".
Ancor prima, però, il terzino spera di realizzare tanti assist vincenti per i suoi compagni: "Fare un assist è come fare un gol per me. Quando fai una giocata, un assist, l'attaccante viene da te, corre da te, ed è bellissimo. Io in allenamento cerco sempre di fare assist per i miei compagni e quando succede in partita è una grandissima gioia". Ma quale compagno, tra quelli avuti in carriera, ha sfruttato di più gli assist di Maicon? Il terzino risponde senza peli sulla lingua e parla di un giocatore che ora è avversario: "Ibrahimovic, mettere una palla per lui era come metterla in porta", spiega il nerazzurro.
I tifosi nerazzurri che scrivono a Maicon chiedono al brasiliano anche il suo pensiero su quanto accaduto in Inter-Napoli del primo ottobre: "Non ho mai parlato di queste cose, non mi piace farlo. Dico solo che ognuno cerca di fare il suo lavoro per bene, in ogni situazione. Nella partita c'è però stato un momento così, che ha rovinato tutto. Ora dobbiamo dimenticare questi episodi e guardare avanti, perché la strada è lunga".
Da Inter-Napoli a qualche nome di giocatore brasiliano che Maicon vedrebbe bene nel campionato italiano. Il nerazzurro non ha dubbi: "Lucas, che gioca al San Paolo, se dovesse arrivare in Italia sono sicuro che farebbe benissimo".
Si parla poi di obiettivi da raggiungere. I tifosi vogliono sapere da Maicon su quale squadra punterebbe per lo scudetto ma non solo, anche per la Champions League: "Dico Inter e ancora Inter, non è certo facile, ma farò di tutto perché questo si possa avverare".
E proprio rivolgendosi ai tifosi, Maicon chiude a questo punto Prima Serata: "I tifosi, sono loro che ci danno sempre la spinta per fare bene. Li voglio ringraziare. Stare fuori finora per me è stato difficile, ma purtroppo è successo, e ora che sono tornato non penso ad altro che al fatto di poter dare tante emozioni a questi tifosi".
Autore: Fabrizio Romano
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