Nei giorni in cui si continua a parlare tanto di lui in ottica futuro, arrivano altre dichiarazioni rilasciate da Romelu Lukaku a 'One for All', format in onda su Prime Video. Big Rom, in bilico tra la permanenza all'Inter e il ritorno (di passaggio?) al Chelsea, spiega cosa significhi per lui il club nerazzurro tornando indietro all'agosto del 2019, nel giorno del suo sbarco a Milano: "Ricordo ancora il primo giorno che ho firmato per l'Inter - esordisce il belga -. Sono atterrato, le persone, il tempo, il cibo... La mia famiglia stava bene lì, per me era tutto. Stavo bene così. Se non avessimo vinto nulla, nessun trofeo, sarei rimasto molto deluso. È così. È stata una motivazione per vincere".

"Fino ad ora ho segnato tantissimi gol ma ho ancora niente qui - aggiunge ancora Rom, battendo una mano sull'altra e riferendosi ai trofei internazionali -. È veramente difficile per me, è stata la cosa più difficile di tutte. Il primo anno abbiamo perso, era molto amareggiato. Ma non posso stare fermo, devo andare avanti. Poi siamo diventati campioni. Ok, sapevo che lo saremmo diventati fin dal primo giorno. Gli allenamenti erano… Motivati. Mi sentivo motivato. Sentivo di essere arrivato al livello successivo e che mi avrebbe aiutato per tutta la stagione. E poi quando è successo ho pensato 'ce l’abbiamo fatta. Romelu, ce l’hai fatta davvero'. E poi si è fermato tutto e lì è partito tutto. A volte nella vita puoi essere un imprenditore, un dottore, un artista, basta ma un momento come quello, quella canzone, quel giorno. Tutti sperano di avere quel momento nella loro vita, quel momento in cui pensi 'sono dove voglio essere'. Per me è stato allora in cui ho pensato 'ok, ce l’ho fatta'. E ho mostrato le mie emozioni in campo per la prima volta (il pianto a San Siro il giorno della festa scudetto, ndr). Un’emozione di pura gioia. Ero felicissimo".

Rom sottolinea poi di essere "contento di me stesso, questa è la cosa che conta di più, accetto chi sono e non mi importa cosa pensano gli altri. Ricordo da dove vengo e cosa ho visto, posso solo essere contento di dove sono. So che ci sono altre cose nella vita e lo accetto, continuerò a essere giudicato per le mie prestazioni e lo accetto, quindi parliamo di quelle. La mia vita lasciatela a me. Per me è difficile mostrare il mio vero io, non sapete niente di me, sono solo affari miei e di nessun altro".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 18 giugno 2023 alle 10:45
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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