L'immediatezza del sentimento e le inclinazioni soggettive devono essere superate dall'uomo saggio. Non si può stare appresso alle futili facezie. Piacere e necessità nascono quando l’individuo, deluso dalla sua ricerca estetica, si getta alla massima aspirazione di ritrovamento di sé stesso. La traversa ingloba attorno a sé l'urlo di gioia di Big Rom, il prezioso desiderio di Lautaro Martinez s'infila là, dove Dragowski non può soffiare per bucare quel pallone magicamente calciato, freddamente calcolato, magistralmente diretto, con la bussola perfetta. Il processo di finalizzazione era lì, il Toro attendeva solo quello, come ogni cuore interista. La ripresa scorre via fluendo lentamente, i ritmi s'abbassano, ma le coordinate dell'essenza nerazzurra non cambiano. Così le azioni sono mutevoli, niente è permanente nell'assoluto.

LA SCIENZA SI COMPLETA. Multiformi. Fino a spingersi oltre alla loro natura personale. La LuLa ha un ordine di verità tutto suo e la soggettività la coglie all’esterno, entrando in contatto con le esperienze contingenti. L'imprevisto diversifica le forme della natura: i difensori spezzini, però, preferirebbero essere a conoscenza della direzione mutuale dei movimenti della coppia. Anche se il sabato sera di agosto scalda i cuori di oltre 70mila fedeli spettatori, il giorno d’intersezione è un luogo della sacralità avanzata. Tutto ha un peso: l'esordio stagionale in A nella Scala del Calcio il rilievo lo possiede. Prima ci sono le tentazioni, quelle restano sempre: il gol è la chiave del loro successo. E lo sarà per sempre.

GOTTI, RIECCOCI QUI. Lo scorso anno Gotti si presentò a San Siro a fine ottobre alla guida dell'Udinese. Costruì una battaglia campale, maschia e vibrante nel primo tempo, con decise operazioni di bloccaggio in un manuale di funzionalità avanzata. L'mpresa eccezionale sta nell’essere se stessi. La miscela gottiana più congeniale è nella natura fisica e arcigna dei liguri, ma le differenze tecniche non possono appianarsi. Per farsi depositaria delle certezze più granitiche, si decide così di lucrare sulla creazione di cerchi concentrici che finiscono per condurre l'Inter sul binario della sfortuna. Solo nella parte iniziale dell'incontro. Ma il groviglio di idee confuse termina nel vortice ligure dell'imprecisione. Si pensava fosse un muretto, era una parete di foglie. Ancora una volta. Possiamo dirlo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 21 agosto 2022 alle 08:15
Autore: Niccolò Anfosso
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