Dopo l'analisi fatta ai microfoni delle varie TV, l'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi si è presentato anche in conferenza stampa per analizzare la difficile partita vinta questa sera contro il Genoa. Di seguito le sue dichiarazioni: "Dobbiamo ancora pedalare, perché mancano ancora undici partite e due mesi abbondanti di campionato. Fa piacere avere 300 panchine, prima alla Lazio, adesso all’Inter, grandissime società, grandissimi giocatori e grandissime tifoserie che ci hanno sempre accompagnato" ha detto in apertura.

Partita dura. Quanto vi serve come prova per le due partite contro Bologna e Atletico?
"Lo sapevamo. È la quinta partita in pochi giorni, il Genoa è un’ottima squadra con giocatori di qualità. Nei primi quindici-venti minuti non abbiamo avuto il solito approccio per merito loro. Dopo aver fatto i due gol, il grande neo è stato non fare il terzo per chiudere la partita, l’euro-gol di Vasquez l’ha riaperto e insieme, anche insieme ai cambi, abbiamo dovuto soffrire".

Quest’anno avete cambiato qualcosa o è semplice crescita mentale?
"Probabilmente anche lo stare insieme per tanto tempo aiuta, però il grande merito va dato ai giocatori per come si allenano, per ciò che propongono in ogni allenamento e per le difficoltà che mi creano quando devo fare la formazione. Questa sera, venendo da un recupero con l’Atalanta, con qualche giocatore in più avremmo visto una squadra più fresca, ma come ho detto probabilmente col terzo gol, che abbiamo più volte sfiorato, non ci sarebbero stati gli ultimi venti minuti. Però mi prendo questa sofferenza che ha portato ad una vittoria che ci serviva e in questo momento era fondamentale per ciò che vorremo in futuro".

C'è la sensazione che 'se c’è Inzaghi siamo a posto'. Il suo futuro è qui?
"L’ho detto la scorsa volta: io sto bene, qui mi sento gratificato da tutti. Quindi si vedrà. Adesso siamo a trentacinque partite circa stagionali, mancano ancora le ultime undici di campionato e speriamo che ce ne siano ancora di più, ne abbiamo ancora una di certo… Dobbiamo ancora spingere nei prossimi mesi, poi una volta finito ci sederemo a valutare queste stagioni fatte. Il presidente anche se non è qua lo sento sempre, Zanetti, Ferri, Ausilio, Marotta, Baccin sono sempre con me, ne parleremo tranquillamente, abbiamo un gran rapporto e c’è grandissima sintonia".

Prima ha parlato di un paragone con la Redbull, vorrei sapere cosa ne pensa dei paragoni con le RSA, vista l’importanza di alcuni giocatori esperti.
"Io l’ho letto oggi e non so neanche chi l’abbia detto. Alla Lazio lo dicevano della Ferrari. Io penso che nel mio team ci siano buoni meccanici che mi aiutano tantissimo. Siamo diventati così con il lavoro quotidiano, ma come ho detto prima è giusto ascoltare e sentire ma non guardarsi indietro. Siamo felici di quanto fatto fin qui ma ora mancano i mesi più importanti".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 05 marzo 2024 alle 00:02
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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