La Gazzetta dello Sport ha intervistato Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, per affrontare ancora una volta il tema stadio. "Qui, nel caso, saremmo pronti fin da subito".

In che senso, sindaco?
"L’area è privata e il suo proprietario è d’accordo sulla cessione, l’amministrazione comunale è concorde. In altre parole: mancherebbero solo il via libera dei club".

Ci spieghi perché Milan e Inter dovrebbero scegliere Sesto.
"Perché non ci sono criticità. Perché i costi sarebbero più contenuti. Perché nell’arco di 18 mesi potrebbe essere posata la prima pietra, mentre a San Siro non saprei".

Costi più contenuti in base a quali calcoli?
"Sono aree già demolite e quasi del tutto bonificate. Inoltre, trattandosi di un’area privata, non ci sarebbe bisogno di dibattito pubblico. Non trascurerei nemmeno le tempistiche: quando ci sono di mezzo i fondi, è un aspetto indispensabile in termini di capitalizzazione. Intorno allo stadio ci sarebbero 24 ettari di parco definiti nel piano urbanistico. Di quale metratura si parla a proposito dell’area del nuovo San Siro? Circa 130mila metri quadri. Ecco, è un decimo dell’area che stiamo riqualificando noi. Si creerebbe un indotto di cui beneficerebbe anche Milano. E poi non ci sarebbero di mezzo concessioni a 90 anni e cose simili".

La visita di Cardinale com’è andata?
"È stata positiva e ci riaggiorneremo. Ha visionato l’area, assieme ai tecnici di MilanoSesto (che detiene la proprietà dell’area, ndr) e del Milan. Io al posto loro avrei già deciso...".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 giugno 2022 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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