Non solo Ronaldo. Nell'intervista rilasciata a UOL Esporte, Marco Materazzi ricorda anche il suo legame con l'altro grande attaccante brasiliano della storia recente dell'Inter, Adriano: "Siamo arrivati ​​insieme e c'è un aneddoto che ci lega. Due o tre giorni dopo il nostro arrivo, ancora un po' disorientati, andiamo a giocare l'amichevole contro il Real Madrid. E lui ha segnato il gol che lo fece conoscere in Europa, quella tremenda punizione. Io mi feci avanti per tirare, ma Luigi Di Biagio mi fermò dicendomi: "No, tira Adriano". Abbiamo vinto il trofeo del Bernabéu, che tanti non hanno vinto, quasi a fine partita. Abbraccio Di Biagio, cadendo e ridendo, perché io quel gol non lo avrei mai fatto".

L'ex difensore nerazzurro coglie l'occasione per esprimere un pensiero: "Penso che un brasiliano senza feste non sia un brasiliano. Per me l’importante è che quando sono andato in campo mi sono allenato, mi sono impegnato e domenica ho segnato un gol. Se avessi organizzato cinque feste a settimana, per me non sarebbe cambiato nulla. Tutto quello che dovevi fare era vincere la partita. L'ho sempre pensata così. Loro sono felici e lo sono anch'io. Mi sento un po' brasiliano, nello spirito. Sono ragazzi eccezionali, che vivono la vita come va vissuta. Vivono il calcio come una gioia e non come un lavoro. Siamo personaggi pubblici, ma abbiamo la grande fortuna di fare del lavoro il nostro divertimento. Perché, alla fine, è la nostra passione. Questa è la felicità quando vai in campo, sei felice e trasmetti gioia". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 09 giugno 2024 alle 19:00
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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