L'Inter arriva in finale e ci arriva dopo aver eliminato Bayern e Barcellona. Soprattutto l'ultima partita, il 4-3 ai catalani, ha dato l'ultima e definitiva risposta: questo gruppo può battere chiunque ed è maturo per alzare la coppa più prestigiosa.

Secondo la Gazzetta dello Sport, il cammino nella competizione pone proprio la squadra di Inzaghi come favorita per la finale al cospetto del PSG che, ricordiamo, a 180 minuti dalla fine della fase a girone unico sembrava spacciato. "La Champions è il torneo dei dettagli, diceva Mou, ma anche quello in cui ogni episodio diventa un capitolo inciso nella pietra - sottolinea la rosea -. La doppia sfida Inter-Barça entrerà nella storia delle coppe, ma intanto cambia il presente come un super master dopo la laurea ad Harvard: chi ha vinto sa che può farcela contro tutto e tutti. Non è la stessa cosa nell’altra parte del tabellone, anche se il Psg ha vissuto una svolta altrettanto importante: la rincorsa è cominciata la notte in cui ha ribaltato in 4-2 lo 0-2 con il City. L’Inter ha avuto la meglio sui simboli della solidità (Bayern) e della creatività (Barcellona), oltre a non aver avuto mai problemi con medie e piccole. Come fa una grande. Ha perso soltanto a Leverkusen, al 90’, in una serata di deconcentrazione e passività".

Una consapevolezza che deriva anche dal fatto di giocare una finale a distanza di due anni, quando a Istanbul arrivò da outsider e dopo un cammino meno accidentato nella fase a eliminazione diretta. Questo PSG ha più fantasia dell'Inter, ma meno carattere. "Sarebbe stato meglio l’Arsenal, più prevedibile - si legge -. Invece il Psg è un piccolo Barça, il più simile: meno prepotente in attacco, però molto più concreto in difesa. In contropiede sa partire in massa meglio dell’Inter, dietro lascia più spazi dei nerazzurri. Non ha un 9 vero, gioca con uno “finto” quale Doué o Dembélé, superiori a Ferran. L’Impressione è che abbia più fantasia e meno carattere dell’Inter. Potrebbe dare più libertà a Calha. Ha un portiere sovrumano come Donnarumma. Non ha Yamal in attacco e Pedri in mezzo, ma la qualità media è più alta ed equilibrata tra reparti. Il Psg è meno stanco e difende in undici. Con l’Arsenal non ha incantato. Sarà una sfida molto più tattica".

E poi la fame. Anche per ragioni di età, l'Inter arriverà a Monaco più affamata del PSG: per alcuni nerazzurri, probabilmente, sarà l'ultima chance di acchiappare la Champions.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 08 maggio 2025 alle 08:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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