Non ci sono dubbi: il progetto principale di Oaktree è la costruzione del nuovo stadio. Uno stadio di proprietà "Da parte nostra l’accelerazione è arrivata da quando c’è la nuova proprietà: un nuovo stadio è un asset importante perché può generare ricavi che servono alla sostenibilità del club, dall’altro produce un grande senso di appartenenza", ha dichiarato Beppe Marotta, chiarendo una volta per tutte l'urgenza.

E siamo allora tornati al punto di partenza, dopo la deviazione per Rozzano: stadio con il Milan dove oggi c'è il Meazza. La differenza con la passata gestione Suning? Come spiega la Gazzetta dello Sport, bisogna guardare ai mezzi a disposizione: oggi l’Inter corre sulle proprie gambe, guidata da una proprietà solida e soprattutto determinata a condurre il club ai vertici del calcio internazionale. Oaktree vuole lo stadio e ha subito messo il file in prima fila sulla scala delle esigenze. Per il fondo è un asset centrale che aiuterebbe il club a spiccare definitivamente il volo verso l'Olimpo del calcio europeo pareggiando le big. Le previsioni sono note: un impianto di proprietà potrebbe garantire al club circa 60 milioni di ricavi a stagione in più rispetto ai 70-75 attualmente guadagnati grazie agli introiti da stadio. Il totale fa 130 milioni, una cifra in linea con quelle generate dagli stadi di proprietà delle big continentali come Bayern, Psg, Manchester United e Arsenal.

Se nerazzurri e rossoneri intendono andare avanti con il progetto del nuovo San Siro, dovranno investire poco meno di 200 milioni e avviare un iter che nella migliore delle ipotesi porterebbe al traguardo per il 2030.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 05 dicembre 2024 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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