Gravina: "Faremo di tutto per concludere il campionato. Al momento gli allenamenti vanno sospesi"

Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio italiana, è intervenuto ai microfoni di Sportmediaset in merito alla ripresa del campionato e alla possibilità di posticipare Euro 2020.

Presidente, l’obiettivo principale, oltre che la tutela dei calciatori, è cercare di capire come riprendere. L’ipotesi più probabile è la ripresa a inizio maggio, con possibile fine a fine giugno e il conseguente posticipo del campionato Europeo di calcio.
“Noi cercheremo di arrivare alla fine di questo campionato. Riteniamo sia più giusto dare l’esatta definizione ai sacrifici e agli investimenti che le società hanno svolto fin qui. È chiaro che c’è una discriminante in merito all’ipotesi di concludere il campionato a fine giugno, l’Europeo, per il quale gli investimenti e le aspettative sono molto alte. Martedì affronteremo la questione, la nostra posizione è chiara: riteniamo che la salute e la sua tutela siano le cose più importanti. L’Italia è in questo momento due settimane più avanti, gli altri probabilmente non hanno ancora l’esatta dimensione delle cose. Martedì proporremo alla UEFA di posticipare l’Europeo”.

Secondo lei, dunque, riprendendo a inizio maggio si potrebbe concludere il campionato entro il 30 giugno?
“Questo è l’auspicio. Dobbiamo lavorare a quest’ipotesi di calendario senza dimenticare che al di là della Serie A ci sono diversi campionati che devono avere la loro definizione. Senza dimenticare poi il completamento delle competizioni internazionali (Champions ed Europa League, ndr). Abbiamo ipotizzato il 30 giugno come data di fine, stiamo tenendo conto anche di eventuali proroghe per poter sforare questa data, in caso di necessità”.

Secondo lei gli atleti devono allenarsi o no in questo momento?
“Se il campionato dovesse riprendere a inizio maggio io lascerei perdere la questione allenamenti, per il momento. Si tratta di persone che, come noi, hanno bisogno di recuperare energie fisiche e psicologiche. Ribadisco, la tutela della salute è la priorità, affrontiamola insieme”.

Stefano Carnevale Schianca

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