Intervistato da InterTV, Walter Zenga ha approfondito tantissimi temi riguardanti il derby di Champions ormai alle porte.

Come si gestisce la tensione in queste partite?
"Inutile dire che non ci pensi, è una bugia. Quando ho giocato semifinali o finali con l'Inter, c'era poco da gestire: era un'emozione e un'intensa concentrazione che ti porta solo a pensare all'evento. Non conta più nulla, solo arrivare al fischio d'inizio e dare tutto te stesso".

L'Inter arriva a questo impegno al top a livello psico-fisico.
"Verissimo. Da quando sono tornati al massimo sia Brozovic che Lukaku, la squadra ha alzato l'intensità globale delle prestazioni. Si è potuto recuperare con calma Calhanoglu e si è scoperto Darmian dopo il ko di Skriniar. Poi c'è Mkhitaryan che offre sempre prestazioni di alto livello. L'Inter sta bene ed è evidente".

Onana ottimo in questa Champions: a chi lo paragoni?
"Per un portiere è già difficile giocare in Italia, poi cambia sempre tutto. Lui penso abbia capito perfettamente come giocare nell'Inter: è maturato e questo lo ha portato a fare grandi cose anche in Champions League. Bravissimo anche con i piedi, ma principalmente è bravo come portiere: è completo. Poi è un ragazzo molto simpatico, ho avuto modo di parlargli negli spogliatoi di San Siro". 

Che derby ti aspetti dal punto di vista tattico?
"La differenza con il 2003 è che non esiste più la regola del gol in trasferta. Sono due gare da vincere, difficile da gestire dal punto di vista psicologico. Mi auguro siano due partite più spettacolari rispetto a 20 anni fa".

Se l'Inter replica Riad...
"Bisogna sempre avere il rispetto dell'avversario e aver già vinto prima non significa in automatico vincere ancora: ogni partita ha una interpretazione differente. Il Milan ha dei valori importanti, quindi bisognerà avere capacità per 180 minuti e anche oltre, non possiamo saperlo. Bisogna essere forti, quindi serve grande concentrazione".

Ci sarà da essere molto sul pezzo nelle due aree: corretto?
"Già solo giocare una semifinale di Champions vuol dire gara importantissima. Poi saranno due derby in 6 giorni... Figuratevi come la vivranno nei due spogliatoi".

Tu come la vivrai?
"Mercoledì mi isolo. Io non sono scaramantico ma sono scaramantico. Per l'andata sarò a casa spegnendo il telefono, mentre il ritorno lo guarderò dallo stadio".

Chi potrebbero essere gli uomini chiave?
"Cito ancora Darmian e Mkhitaryan: hanno nel Dna costanza e professionalità. Gente sempre affidabile. Poi il recupero di Brozovic è stato importantissimo perché ora Inzaghi ha a disposizione 4 centrocampisti di altissimo livello e chi ha il controllo della mediana ha sempre un grande vantaggio. Avere ampia scelta di consente di intercambiare i giocatori senza abbassare il livello globale".

Finalmente problemi solo di abbondanza in mezzo e davanti...
"E si rischia di avere un'usura di chi gioca sempre. Invece ora Inzaghi ha tante alternative già di un certo livello. Guardi la panchina e vedi che magari entrano: Brozovic, Lukaku, Gosens...".

Le avversarie spesso valutano con attenzione la marcatura su Brozovic: come si può ovviare?
"Il modo di giocare del Milan, con i tre centrocampisti sui riferimenti nerazzurri, è evidente. Poi un allenatore pensa sul come mettere in difficoltà gli altri: io sono l'Inter e penso a mettere in difficoltà il mio rivale, eludendo il pressing".

E per l'attacco?
"L'Inter ha un gioco abbastanza chiaro con le due punte che si alternano nei movimenti. Tutti hanno in mente la coppia collaudata Lukaku-Lautaro, ma Dzeko ha dato alternative importantissime e lo stesso Correa, male in campionato, in Champions ha sempre avuto un atteggiamento differente. Anche qui: poter cambiare la coppia senza abbassare il livello ti permette di sfruttare la stanchezza dei difensori avversari".

Avevi e/o hai riti scaramantici?
"Il mio era sempre lo stesso: venerdì mi allenavo il venerdì e poi restavo a casa fino al ritiro del sabato. Era un modo per concentrarmi senza distrazioni. Non era scaramanzia: era un qualcosa che mi faceva stare bene, più un rituale". 

Sezione: Focus / Data: Lun 08 maggio 2023 alle 12:46
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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