Santiago Solari, oggi allenatore del Club America in Messico, parla alla Gazzetta dello Sport in previsione dell'imminente Coppa America.

Brasile favorito?
"Sempre. Sono in gran forma, hanno vinto le 6 partite che hanno giocato nelle qualificazioni Mondiali eguagliando un record del Brasile del 1970, e ora hanno anche il fattore campo. L’Argentina deve provare ad approfittare della presenza di Messi, finché c’è, per provare a conquistare un titolo che ci scappa dagli anni 90. È tantissimo che non vinciamo: l’Argentina ne ha bisogno e Messi se lo merita".

Lei è tornato ad allenare in Messico, dov’era stato da bambino quando suo padre ha allenato lì, e dove ha chiuso la carriera.
"Un Paese meraviglioso. Pieno di storia, cultura, tradizione. Nel quale il calcio è vissuto in maniera molto gioiosa, un’oasi di pace in una realtà complessa e conflittuale. E poi alleno un gigante come l’America, una sfida grande e meravigliosa".

E nel futuro?
"Ho ancora due anni di contratto, poi vorrei tornare in Europa. Madrid è casa mia, e ho passato 3 anni meravigliosi all’Inter, un club che mi risveglia ricordi emozionanti: ponemmo le basi di un ciclo meraviglioso culminato nel Triplete. La famiglia Moratti ha costruito con amore. Ora è arrivato un nuovo titolo, il primo in Italia di una proprietà straniera, vuol dire che è stato fatto un buon lavoro. La crescita deve proseguire in Europa. Io personalmente sogno l’Italia: un Paese unico per cultura, formazione e attenzione calcistica. Ho imparato ad apprezzare la peculiarità del calcio italiano e vorrei sperimentarla in panchina. È un processo di crescita che ritengo fondamentale".

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Sezione: Focus / Data: Gio 10 giugno 2021 alle 10:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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