Stefano Pioli commenta ai microfoni di Sky la vittoria, larga, sul campo del Cagliari: "Per noi era importante rialzarci immediatamente, reagire e imparare dagli errori che abbiamo fatto. Giocare in maniera convincente. E' innegabile che puntiamo in alto, perché le potenzialità ci sono e siamo l'Inter. Sarà molto difficile, ma abbiamo ripreso a correre. Sappiamo che abbiamo tanti scontri diretti e tante altre partite. Solo vincere sempre ci può permettere di rendere importanti gli scontri diretti. Nei nostri conti una potremmo ancora perderla...".

Il tecnico ha parlato della ritrovata capacità di segnare più di un gol nelle gare lontane dal Meazza. "E' vero che avevamo vinto quattro trasferte nelle ultime cinque e che a Torino eravamo stati all'altezza, però i gol erano pochi. Oggi abbiamo avuto tante occasioni, dobbiamo migliorare nella fase di non possesso palla e anche nella gestione nel secondo tempo vista la nostra qualità. Però è stata una reazione molto importante. Ora prepariamoci a un'altra settimana. Per noi tutte le gare sono importanti. Vogliamo provare a superare l'Atalanta in classifica".

Sempre Pioli ha parlato del passaggio dalla difesa a tre a quella a quattro: "Credo che siano l'interpretazione e la voglia di fare la partita a fare la differenza. A volte è mancata precisione, a volte freddezza. Dobbiamo migliorare la percentuale di realizzazione. Capisco che D'Ambrosio e Candreva creano molto quando avanzano. Togliere un tempo di difesa ad Antonio è importante perché ha qualità, ma oggi anche a sinistra abbiamo fatto molto bene. Quando Banega scalava da quella parte ci dava superiorità. Dobbiamo cercare di essere imprevedibili, anche tra le linee. Oggi la fase offensiva è andata molto bene ma dobbiamo essere bravi anche quando perdiamo palla".

Infine una chiusura sul suo possibile futuro all'Inter: "Mi auguro che mi crediate: non pesano certe voci. So benissimo che squadra alleno e che non ci sono mezze vie. O sei un fenomeno o sei da cambiare. E' troppo importante il presente per pensare il futuro, che per noi allenatori è sempre legato ai risultati. Cerchiamo di dare il massimo fino al 28 maggio, poi tireremo le somme. I discorsi sui risultati valgono per tutti, non solo per me. Le critiche quando si perde ci sono per tutti, per me questa settimana non è stata diversa dalle altre".

Sezione: Focus / Data: Dom 05 marzo 2017 alle 17:20
Autore: Mattia Todisco
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