Sorridente Leo in conferenza stampa, scherza con i giornalisti, dispersi nell'enorme sala stampa dell'Allianz Arena ("non c'è nessuno? Vado via, grazie" scherza, ndr). Poi analizza la partita: "Cercare di spiegare questa partita è difficile davvero, è nata nel migliore dei modi, avevamo un'impostazione alla grande, siamo andati subito in vantaggio, quello che volevamo fare aspettando una squadra difficile da marcare e colpire con gli attaccanti. E' arrivato subito il gol, il pareggio è arrivato poco dopo è vero, poi è giunto il 2-1 ma avere la calma e la lucidità di gestire il secondo tempo con calma e vincere non si può spiegare. Anche il gol di Pandev, il gol qualificazione dopo momenti difficili per lui, è tutto dire. Una partita fantastica, ribaltata dopo l'1-0 dell'andata, che dire, straordinario.

Quando ho pensato di poter vincere? Ci ho sempre creduto, è un gioco psicologico, fai 1-0 ma se pareggi non passi. Fanno 2-1 e devi farne 2. Ma io ci ho sempre creduto e ho avuto ragione".

Noi di FcInterNews gli chiediamo cosa non gli è piaciuto nel primo tempo e cosa ha detto ai giocatori negli spogliatoi per cambiar registro: "In 90 minuti c'è sempre qualcosa che non piace ma in una partita come oggi sarebbe assurdo parlare di cosa non è piaciuto, tante cose contro, è una stagione travagliata, questa squadra ha vinto tutto l'anno scorso, se pensiamo in un anno quante cose abbiamo avuto contro, 3 modi di allenare e intendere il calcio diversi, le impostazioni, devi essere molto intelligente e capire una richietsa dopo l'altra dopo aver vinto tutto. Con tutti gli infortuni, la base è troppo forte poi mi prendete in giro tra gioia, cuore, emozione, ma sentirsi bene e star bene ti fa superare qualsiasi cosa per questo sottolineo questa base cui cerco di aggiungere qualcosa di concreto.
Miracoli non ne fai se la squadra non c'è, non parlo di cosa ho detto negli spogliatoi, gestire un gruppo, è questo importante. Ci siamo assestati e abbiamo un modo di giocare più lucido e arriva un gol all'88' che non ti puoi spiegare in alcun modo.

Un'impresa simile? Sì mi è successo ma non voglio parlare della mia carriera, ogni momento è particolare, ogni partita è a sé non si possono fare paragoni. Ma non abbiamo fatto ancora nulla, il cammino è lungo, c'è anche il campionato, la coppa Italia. La squadra sta migliorando, gli infortunati migliorano, se arriviamo in fondo in piena forza possiamo dire la nostra".

Sezione: FOCUS / Data: Mar 15 marzo 2011 alle 23:54 / Fonte: da uno degli inviati a Monaco
Autore: Domenico Fabbricini
vedi letture
Print