L'Inter, tra i tanti modi in cui poteva battere la Juve, lo ha fatto "nella maniera meno inzaghiana possibile", fa notare la Gazzetta dello Sport. Sottolineando che l'1-0 di 'corto muso' conquisato in casa di Allegri è arrivato "creando poco, anche meno del minimo indispensabile, con la  squadra che si è esaltata più nella battaglia e nei continui corpo a corpo, che nel fraseggio veloce nella metà campo avversaria. Esterni poco cercati, punte quasi mai raggiunte e possesso palla ridotto al minimo, specie nel primo tempo". 
Tuttavia, come sottolineato da tutti i protagonisti nerazzurri nel dopo gara, nel rush finale di questa stagione conta solo fare tre punti, che sono arrivati puntuali a ridare nuove speranze scudetto dopo aver dilapidato un vantaggio enorme accumulato prima del famoso derby. col Milan "Ma non abbiamo fatto ancora nulla, questa è una tappa fondamentale che ci deve dare fiducia nell’inseguimento a Milan e Napoli e volevamo rimanere", ha commentato il tecnico piacentino. Prima di togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa: "Ho sentito parlare di cose come i moduli sbagliati, ma ora siamo lì a inseguire, diranno che noi siamo ancora favoriti ma non vincevamo qui allo Stadium da 11 anni… Io la fiducia della società l’ho sempre sentita quindi mi dite una cosa nuova se non era così. Ho un contratto che la società mi ha chiesto di prolungare, io però ho chiesto di aspettare perché bisogna valutare i risultati. Sette mesi di ottimo lavoro sono stati offuscati dai risultati recenti, ma sento la fiducia di tutti. Anche dei tifosi che sono venuti pure a incitarci ad Appiano (il riferimento è alla vigilia di sanato, ndr). Sono contento di quanto fatto in questi sette mesi, le critiche sono venute fuori ma sono nel calcio da 30 anni, è giusto accettare quelle costruttive". 

Sezione: Focus / Data: Lun 04 aprile 2022 alle 08:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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