"Nessuna panchina traballante". Subito dopo la sconfitta contro l'Udinese, il messaggio arrivato dai dirigenti dell'Inter presenti alla Dacia Arena è stato chiaro: Simone Inzaghi non è in bilico. Lo confermano anche i colleghi del Corriere dello Sport, aggiungendo che adesso il presidente Steven Zhang e i suoi manager si aspettano che l'allenatore dia una svolta alla stagione che è partita con quattro sconfitte in nove gare.

Una delle riflessioni più profonde - si legge sul quotidiano romano - è legata alla condizione fisica della rosa, con la sensazione che tutto non sia andato nel verso giusto quanto a carichi di lavoro durante la preparazione. In tal senso, la società potrebbe correre ai ripari nei prossimi mesi o in vista del 2023-24: Beppe Marotta stima molto Roberto Sassi, con il quale per anni ha lavorato alla Juventus (era responsabile prima del “Training Check” e poi della “Sport Science”) e potrebbe affidargli l'incarico di supervisore della preparazione atletica nerazzurra.

Un altro tema di discussione è il mercato: "sulla carta i sei innesti estivi (Lukaku, Asllani, Bellanova, Onana, Mkhitaryan e Acerbi) dovevano rendere la squadra più forte, ma in realtà l'unico big partito (Perisic) l'ha indebolita perché non c'è più chi salta l'uomo - si legge sul Corsport -. I conti non sono stati sistemati come voleva Zhang perché non sono stati sacrificati Skriniar e Dumfries, eppure la rosa non trasmette più certezze. Qualcuno forse sta già pensando al Mondiale. Di certo a centrocampo manca un elemento che abbia centimetri e qualità, Calhanoglu e Mikhitaryan stanno deludendo, Gosens non è ancora uscito dal tunnel, Skriniar è distratto dal mercato ed i giovani Asslani e Bellanova non si sono ancora visti". 

Sezione: Focus / Data: Lun 19 settembre 2022 alle 10:28
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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