Con il mondo del calcio distratto dal messaggio d'addio di Kylian Mbappé al Paris Saint-Germain, Frosinone-Inter reclama lo spazio di visibilità che già faticava a trovare nella strana collocazione del venerdì sera, quasi avulsa dal resto del campionato. Lasciando da parte le polemiche sulla mancata contemporaneità di giornata e sul poco appeal della sfida dello Stirpe, i campioni d'Italia scendono in campo al cospetto di un avversario affamato di punti salvezza per spegnere le polemiche sullo scarso impegno profuso una volta raggiunto il traguardo con largo anticipo sulla fine della stagione. Come a Reggio Emilia, però, la squadra di Simone Inzaghi, che ha operato un'autentica rivoluzione nella formazione iniziale cambiando 7/11, comincia un po' pigramente subendo due tiri nello specchio in 11': al 4' Luca Mazzitelli 'scalda' i riflessi di Yann Sommer, che sette giri d’orologio più tardi quasi la combina grossa sul tiro al veleno di Matias Soulé. In mezzo ai tentativi ciociari, la conclusione che si impenna sopra la traversa di Kristjan Asllani dopo una bella combinazione a un tocco tra Nicolò Barella, Marcus Thuram e Marko Arnuatovic. 

La partita scivola via senza particolari sussulti fino al solito errore in fase di impostazione dal basso dei giallazzurri, che incautamente attirano il nemico in casa incassando il gol dello svantaggio, al 17': Barella recupera il possesso palla con un'acrobazia azionando Federico Dimarco, bravo a imbucare in area per Thuram, autore dell'assist vincente per l'inserimento letale di Davide Frattesi. Di Francesco aveva parlato di coraggio nell'immediatezza del fischio d'inizio, un coraggio che è un'arma a doppio taglio: sotto nel punteggio, il Frosinone prima sfiora il pareggio con il tiro a giro diretto all'incrocio dei pali di Marco Brescianini (super parata Sommer) e poco dopo rischia di capitolare su un altro incursione a fari spenti di Frattesi, in questo caso impreciso sotto porta sul bel servizio di Arna. L'Inter è leggera, nell'accezione positiva del termine, e finisce anche per divertirsi quando gli spazi si allargano. A volte esagera, come nella situazione della rabona tentata da Arnautovic con risultati rivedibili, ma comunque lo fa con un'energia diversa rispetto a quella messa in campo sei giorni fa. Si diverte un po' meno DiFra, che al 37' perde per infortunio Mazzitelli, che va ad aggiungersi alla lunga lista degli assenti: al suo posto dentro Gelli. Un cambio forzato che non demoralizza per nulla il Frosinone che, anzi, al 40' va a tanto così dal pari con la bordata di Walid Cheddira che si stampa sulla traversa a Sommer battuto. E' l'ultimo episodio di una partita che ha ancora molto da dire. 

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Sezione: Focus / Data: Ven 10 maggio 2024 alle 21:36
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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