Primo derby da nerazzurro per Samir Handanovic. Alla vigilia della sfida al Milan il portierone sloveno rilascia le sue impressioni ai microfoni del Corriere della Sera, commentando anche la trasferta vittoriosa a Baku in Europa League: "Il derby era e resta una partita speciale. E non è un modo di dire, semmai la verità. Al Milan abbiamo cominciato a pensarci da ieri. È una partita che non riesco ancora a decifrare. Sono curioso anch’io di capire che tipo di gara verrà fuori. La trasferta di Baku - spiega - può essere stata faticosa, per la lunghezza del viaggio, ma la vittoria contro il Neftchi resta il modo migliore per arrivare al derby con lo spirito e con le energie giuste".

Si parla anche del suo approdo in estate all'Inter: "Era da un po’ di tempo che si parlava della possibilità di lasciare Udine, ma ottenevamo buoni risultati e stavo bene lì. Poi a giugno l’opportunità di partire è diventata concreta; la squadra che mi voleva era molto importante e a 28 anni poteva essere il momento giusto per cambiare. Credo che siamo rimasti tutti contenti: erano d’accordo le due società, ero d’accordo io. Ho cambiato e ho cercato di rendere il cambio della squadra il più soft possibile".

Una battuta anche sulle ultime vittorie in campionato contro Chievo e Fiorentina: "Possibile siano state le scintille per cambiare marcia, ma lo vedremo più avanti. Di certo sono stati due momenti molto importanti della nostra stagione, un buon punto di partenza, perché abbiamo cambiato mentalità e passo. Ho visto l’Inter giusta, nel senso che abbiamo capito che si può vincere soltanto giocando con grande spirito di sacrificio e da squadra. Prima c’era l’idea che in qualche modo avremmo vinto, perché siamo l’Inter. Invece non è così e credo che ora l’abbiamo capito".

Sezione: FOCUS / Data: Sab 06 ottobre 2012 alle 14:53
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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