Dopo aver macinato 3934 minuti in campo la scorsa stagione, il massimo sforzo in carriera, Nicolò Barella sta ricaricando le pile in vacanza in vista di un'altra annata impegnativa, quella in cui la Champions sarà il suo Mondiale, dato che in Qatar non ci potrà andare. E qui entra in gioco l’aspetto fisico, impossibile da sottovalutare: mai, infatti, l'ex Cagliari aveva avuto a disposizione un periodo di vacanza così lunga nelle ultime stagioni; inoltre, l’assenza dai campionati del mondo, per quanto dolorosa dal punto di vista professionale, gli consentirà di tirare il fiato prima della ripartenza di gennaio. Gli obiettivi sono chiari: la rivincita sul Milan ('l'anno prossimo ci rifacciamo', ha detto in campo dopo l'ultima giornata) ma soprattutto fare bene in Europa provando finalmente a giocare le gare da dentro fuori dopo la squalifica che lo privò del privilegio di sfidare il Liverpool. "L’avrebbe già fatto, se avesse accettato la corte dei club europei un anno fa, Bayern su tutti. Vuole togliersi lo sfizio con l’Inter, provare l’effetto che fa, confrontarsi fino alla fine con i più grandi del suo ruolo", riporta la rosea

Intanto, in ferie, Barella è in contatto continuo con i compagni, ed è stato uno dei primi giocatori che Lukaku ha chiamato non appena si è chiusa la trattativa con l’Inter. Anche perché è stato l'unico big della rosa di Simone Inzaghi a non esser considerato sul mercato: le voci sono sempre più insistenti su Skriniar, hanno riguardato Bastoni, ciclicamente ritornano per Lautaro. "Barella no e non è un caso. Perché per i dirigenti è il prototipo del calciatore intorno al quale costruire: è l’ultimo a cui rinunciare, il primo dal quale ripartire", la chiosa del pezzo. 

Sezione: Focus / Data: Lun 27 giugno 2022 alle 08:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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