Il gap significativo in classifica dal Napoli capolista non deve essere motivo per l’Inter di alzare bandiera bianca in ottica scudetto. A dirlo è Paolo Bonolis, noto conduttore tv e storico tifoso nerazzurro: "L'Inter deve ambire alla vittoria finale - le sue parole a Footballnews24.it -. Undici punti di differenza come sono stati persi si possono riguadagnare e non è detto che le squadre che sono più avanti non possano avere momenti di difficoltà dei quali si potrà approfittare. Ci sono ancora 69 punti a disposizione e tutto può essere. L’Inter deve ancora giocare i due scontri diretti contro il Napoli, che dal canto suo, alcune volte, ha portato a casa i tre punti con quel briciolo di buona sorte che fa parte delle variabili della vita. Le vittorie dei partenopei contro Roma, Lazio o Milan, sono scaturite proprio da un episodio, e, non me ne vogliano i tifosi del Napoli, ma se questi episodi a volte favorissero anche gli altri, allora si potrà rimediare".

L'ottimismo di Bonolis circa una possibile rimonta è dettato anche dal modo in cui l'Inter ha chiuso la prima parte di stagione: "Credo che la squadra si sia rialzata e fa quello che può fare. Ogni volta che l’allenatore viene paragonato a Conte, non dobbiamo dimenticare che quest’ultimo aveva la possibilità di giocare un contropiede fantastico con tre frecce come Hakimi, Lukaku e Perisic. Lo scorso anno Simone non aveva ne il belga ne il marocchino, e quest’anno non ha nessuno dei tre. La squadra è diversa rispetto a prima, quindi secondo questi paragoni sono inutili. La rosa dell’Inter è ottima, ha dei giocatori sovrapponibili e sembra che con Calhanoglu in cabina di regia al posto di Brozovic si sta iniziando a ritrovare una quadra in una stagione strana vista la presenza del Mondiale. L’Inter ora sta facendo bene. Alla base di tutto ci sono dei problemi societari economici, e se questi verrano risolti, si potrebbe svolgere un mercato che la famiglia Zhang può permettersi, se non ci fossero appunto gli impedimenti della politica economica cinese”.

Dopo la lunga sosta, riprenderà il campionato ma si aprirà anche il mercato di riparazione, un momento durante il quale la rosa di Inzaghi potrebbe subire qualche ritocco: "È difficile pensare a dove intervenire, l’Inter ha una buona squadra, quindi l’allenatore ha delle difficoltè a variare in corso d’opera i meccanismi di gioco. Se dovesse andare via Gosens, ho sentito che stiamo trattando un ragazzo spagnolo (Vazquez, ndr), stanno anche lavorando su Alcaraz, centrocampista argentino vista la possibile partenza di Gagliardini e poi dovrebbe rientrare Lukaku. Credo però che forse, l’Inter potrebbe concedersi in rosa un naturale trequartista, quello che va oltre gli schemi e che salta più facilmente l’uomo così da trovarsi spesso in superiorità numerica. Ecco questo tipo di giocatore credo che manchi nella rosa nerazzurra, però sai, siamo tutti bravi a fare i fenomeni con le economie degli altri".

Bonolis, in seguito, ha eletto i suoi giocatori preferiti dell'Inter: "Ce ne sono tanti a cui sono affezionato. È ovvio che il pensiero va all’eterno capitano Zanetti, ma io il giocatore che ho amato di più per come rendeva in campo è stato Cambiasso. secondo me calciatore eccellente: finalizzatore, recupera palloni, intelligente tatticamente, mi piaceva tantissimo come tutti gli eroi del triplete. Un po’ come Altobelli, Rummenigge e, soprattutto, Ronaldo, che purtroppo all’Inter, nonostante abbia dato spettacolo, non ha reso come avrebbe potuto visti gli infortuni. Poi c’è Vieri, altro giocatore che ci ha dato tantissimo, e che insieme proprio a Ronie doveva formare una coppia al fulmicotone, ma proprio per via dei problemi fisici del brasiliano purtroppo hanno giocato poco insieme. All’inter c’è una storia infinita di giocatori amati da tutti noi che tifiamo questa squadra. Attualmente invece, vedo una disponibilità d’intelligenza nel reparto offensivo da parte di Dzeko, una disponibilità spasmodica nel corso della partita da parte di Lautaro, che si spende tanto durante i novanta minuti".

Nella rosa attuale, però, due elementi non convincono Bonolis: "Mi piacciono meno due giocatori: uno è Dumfries, un ragazzo che in campo dà l’anima ma mi sembra avvolto in una nube di timidezza, e secondo me, per giocare a quei livelli dovrebbe migliorare un po’ a livello tecnico e tattico. L’altro è Correa, che ha invece una tecnica invidiabile ma basterebbe almeno un po’ di continuità". 

Sezione: Focus / Data: Ven 18 novembre 2022 alle 15:46
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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