"È incredibile che io sia ancora vivo. Ieri sera avevo il ventricolo destro e quello sinistro che facevano a cazzotti tra di loro, tra un momento e l'altro della partita", ha detto Paolo Bonolis a Sky Sport dove è intervenuto in collegamento all'indomani della finale di Champions conquistata ai danni del Barcellona di Flick. 

Com'è il giorno dopo?
"Radioso. Bello, bello. Ha piovuto un po', ma credo fossero le lacrime catalane, ma poi è uscito il sole". 

Ieri è emerso anche il lato umano pensando anche ai gol di Acerbi e Frattesi...?
"In realtà ogni evento sportivo è un fatto umano e di cuore. Poi i tecnici lo analizzano attraverso i mille meccanismi della tattica e delle ragioni in campo, che sia basket, calcio o tennis, ma poi sono tutti dei ragazzi con una vita e come ogni vita fatta di ombre, luci, di momenti di difficoltà, dubbi, gioie... Quindi alla fine della fiera ogni evento sportivo è un fatto prettamente umano. Ieri sera, per il risultato e per l'andamento della partita, questi aspetti umani si sono visualizzati in maniera maggiore. Della partita di ieri mi ha colpito tutto: l'impegno che ci hanno messo i ragazzi, la straordinarietà della qualità del gioco del Barcellona, il cuore investito e il fatto che due grandi vecchi dell'Inter, Acerbi nella sua volontà di non mollare mai come ha fatto nella vita, e Sommer che noi abbiamo fatto quattro gol, ma quattro li ha fatti anche lui. Lo svizzero ha fatto interventi da portiere di livello eccezionale. Un altro aspetto umano eccezionale è stato dato dagli oltre 75 mila presenti a San Siro, era impressionante sentir pulsare anche in tv, io non sono riuscito ad andare e credo di andare a Monaco, ma sentire quell'entusiasmo gigantesco esplodere all'improvviso dopo quegli attimi di silenzio dopo il terzo gol del Barcellona e soprattutto sentire quei ragazzi che avevano preso linfa da quell'applauso che c'era stato dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia e la sconfitta in campionato (con la Roma, ndr). Perché indipendentemente di come andrà a Monaco, come ha detto giustamente Marotta abbiamo il dovere di essere in competizione dappertutto senza fare scelte, poi qualcosa si perde per strada ma magari qualcosa si riesce a portare a casa. Questa è la bellezza del calcio indipendentemente da ciò che si riesce ad ottenere".

Inzaghi ha ricevuto tante critiche, dopo il sorpasso di Conte e l'uscita dalla Coppa Italia.
"Siamo tutti fenomeni. Inzaghi è una persona eccezionale, ho avuto il piacere di conoscerlo, ci scriviamo e ci parliamo ogni tanto. Ti carica l'entusiasmo, ha una flemma e quasi una forma di distacco quando è in comunicazione professionale, ma è caldo. È una persona calda che fa scelte con la volontà di ottenere quello che è possibile raggiungere con quelle scelte con un'energia che non finisce mai. Tale e quale è il fratello. Io li incontro in estate e sono una bellissima famiglia, si vogliono un bene dell'anima e quando viene criticato accade perché il tifoso è bulimico perché vorrebbe vincere sempre e non esiste il concetto di sconfitta e col senno del poi siamo tutti bravi a fare scelte col senno del poi. Si sbaglia, si può sbagliare, non è detto che sia stato uno sbaglio, non è detto che l'altra scelta che presumiamo migliore non sarebbe stato uno sbaglio, quindi tanto di cappello a Simone Inzaghi per il percorso che sta facendo e per come sta reggendo le redini dell'FC Internazionale".

Chi ti fa più paura tra PSG e Arsenal?
"Io credo che bisognerebbe domandare a loro quanta paura hanno di affrontare noi, indipendentemente da chi sarà. Che sia l'Arsenal o il PSG, di fronte avranno l'Inter. Noi dovremo fare molta attenzione e loro dovranno farne altrettanta e doversi preoccupare".

Inter vincenti ce ne sono state ma così belle poche?
"Ma certo che ci sono state Inter vincenti, ma quello che dico sempre è che la bellezza dell'Inter è che ti porta sempre sulla soglia del paradiso, certe volte riesci ad entrare, altre rimani a guardarlo ma l'importante è fare la strada che ti porta a quella soglia. Anche nelle stagioni meno fortunate c'è sempre stata la sensazione che questa società potesse portarti alle soglie del paradiso, alcuni anni siamo entrati, altri abbiamo bussato e ci hanno detto che era occupato da altri".

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Sezione: Focus / Data: Mer 07 maggio 2025 alle 16:40
Autore: Egle Patanè
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