Sanremo è finito, il suo quinto di fila, ma Amadeus non ha mai perso di vista l'Inter. Ecco le sue parole alla Gazzetta dello Sport.

L’aveva detto poco prima del Festival: «Sono più teso per la partita contro la Juve che per l’Ariston...».
«Era vero, quella vittoria ha influito sul mio umore, ha dato il via a una settimana indimenticabile».

Culminata con il successo sulla Roma proprio poco prima della finale all’Ariston: è riuscito a seguire la partita?
«Non ho potuto vederla, ero a teatro a provare le ultime rifiniture, mi giungevano messaggini con l’aggiornamento del risultato. A un certo punto arriva Pina, la sarta che mi veste anche ad “Affari tuoi”, romanista, e mi fa: «Ti do una notizia: stiamo vincendo 2-1!». Che bel regalo che mi ha fatto, eh? Poi però torna e mi comunica la vittoria. È stato importante perché un bel risultato dell’Inter mi tiene sereno sul palcoscenico. Poi alle 5 di mattina ho visto gli highlights: la Roma è forte, soltanto se sei una grande squadra puoi batterla».

Che cosa risponde a chi dice che è l’anno dell’Inter?
«Che è una grande gufata».

Ha sentito Simone Inzaghi?
«Prima del Festival, ho sempre creduto in lui sin dai tempi della Lazio perché è intelligente, sa assemblare bene i giocatori».

Ora torna la Champions: come vive la sfida con l’Atletico?
«L’Inter è determinata e può giocarsela con qualsiasi squadra, la finale dell’anno scorso ci ha trasmesso consapevolezza. L’Atletico ha la “garra” e i giocatori sono devoti a Simeone, ma l’Inter è più forte tecnicamente: sarà davvero una bella sfida».

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Sezione: Focus / Data: Lun 12 febbraio 2024 alle 13:52 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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