Altre dichiarazioni di Francesco Acerbi alla Gazzetta dello Sport. Parole che rivelano una maturità fuori dal comune.

Se avesse avuto la testa di adesso pure da giovane, avrebbe avuto una carriera migliore?
"Un tempo pensavo che con un’altra testa avrei fatto 15 anni nel Milan ad alti livelli. Ma oggi dico di no. Senza la malattia, a 28 avrei smesso. O sarei in B, che ne so, al Cittadella... Con i tumori è iniziata la mia vera carriera: mi hanno dato una seconda possibilità".

Ci spiega lo sguardo al cielo prima di ogni partita?
"Ho una preghiera, tutta mia: è lunga due pagine, ma ci metto 40 secondi a dirla perché la recito a memoria velocissimamente".

È lei il definitivo dopo-Chiellini in Nazionale?
"Noooo... Sono vecchio. Ma ho sempre voglia di migliorarmi,. Altrimenti dalle difficoltà non sarei venuto fuori: sono arrivato qui dopo i fischi alla Lazio e gli insulti social degli interisti per quell’errore in Lazio-Milan. Sono rimasto muto, ho pedalato. E se fossi ancora a Roma, avrei giocato anche lì".

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Sezione: Focus / Data: Ven 10 febbraio 2023 alle 13:20 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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