Dalle colonne del Corriere dello Sport, Giovanni Trapattoni - ct dell'Irlanda, ex allenatore di Inter e Juve, analizza la sfida di questa sera: " Si affronteranno due squadre diverse: la Juve è più organizzata, equilibrata e non perde da 49 incontri in campionato, l'Inter ha grandi individualità che con le loro giocate finora le hanno permesso di inanellare tanti risultati importanti e che potrebbero consentirle di fare il colpo a Torino. Se è l'anti-Juve nella corsa allo scudetto? Secondo me sì. I nerazzurri stanno giocando bene e nel gruppo di Stramaccioni è scattata la scintilla: mi sembra che il gruppo stia lavorando alla grande e che i risultati siano ottimi". Se vincerà il campionato, Stramaccioni gli strapperà il record di allenatore più giovane campione d'Italia: "Per me può riuscirci. I record sono fatti per essere superati e io non sono geloso del mio. Sarei felice per lui".

Come finirà Juve-Inter? "Quando si sfidano due grandi squadre di solito cè sempre equilibrio. Incontri così possono anche concludersi in parità. Il punto di forza della Juve è Pirlo che in mezzo al campo dà ritmo alla manovra". Sul giocatore attuale che avrebbe voluto nella sua Inter, Trapattoni risponde: "Milito mi piace perché ha caratteristiche alla Paolo Rossi. Anche Sneijder è forte perché ha sia il tiro che l'ultimo passaggio. Io però in mezzo al campo con Matthaus ero messo bene... Uno come Lothar farebbe comodo anche oggi a qualsiasi squadra". Il primo ricordo delle tante sfide tra Juve e Inter? "Stagione 1986-87, la mia prima a Milano: con l'Inter andiamo a giocare a Torino e, dopo tanti anni al Comunale, prima del fischio dinizio vado in panchina. Pochi istanti e arriva da me Platini: 'Mister, quella non è la sua panchina, ma la nostra' mi disse. Ero andato in quella della Juve: la forza dell'abitudine...", conclude il Trap.

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 03 novembre 2012 alle 11:10
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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