Intervistato da gianlucadimarzio.com, Ezequiel Schelotto racconta la sua vita in Premier al Brighton e non lesina ricordi dei tempi della A. "Ho passato un anno molto difficile. Non ho più dolore e mi sento più forte di prima - dice l'italo-argentino -. Siamo carichi, dieci squadre si giocheranno la salvezza e sarà come un nuovo campionato. Ripartiremo da zero giocando ogni tre giorni".

In Inghilterra, Schelotto è tornato al ruolo di laterale basso: "Ho iniziato a giocarci prima di trasferirmi allo Sporting Lisbona. Adesso gli esterni bassi sono più attaccanti che difensori, così ho più spazio per puntare l’avversario e sfruttare la mia velocità". 

Poi i ricordi italiani, non senza strascichi polemici. "Ho la coscienza pulita. Nella vita bisogna avere rispetto e all’Inter mi hanno trattato male. Tante persone che ancora sono lì mi hanno deluso. Ho stracciato il contratto d’impulso perché non volevo saperne più nulla, ma è una scelta che non rifarei. Ho grande stima sia dei tifosi che di Moratti. La nuova società invece ha instaurato un nuovo ciclo e mi ha cacciato. Mi aveva portato Stramaccioni e, quando lo hanno esonerato, hanno mandato via anche i suoi giocatori. Non basta vestire la maglia dell’Inter per essere grandi, bisogna esserlo anche come persone aiutando chi ne ha più bisogno. A 23 anni ho firmato un quinquennale. Ho continuato per la mia strada e allo Sporting Lisbona ancora mi chiedono di tornare". 

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Sezione: Ex nerazzurri / Data: Dom 14 giugno 2020 alle 11:55 / Fonte: gianlucadimarzio.com
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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