Intervistato da Mondiali.net, Riccardo Bocalon, centravanti dell'Alessandria cresciuto nella primavera interista, ha ricordato i tempi della Primavera nerazzurra: "Quei mesi alla Primavera dell’Inter li ricordo ancora oggi con i brividi: sono stati davvero emozionanti perché mi sono trovato a giocare in una società importantissima che mi ha preparato al calcio che conta, quello vero. Lì cominci a conoscere lo spirito di sacrificio che serve nel calcio professionistico. Per quanto riguarda il futuro, mi sento un po’ sognatore e personalmente credo tanto a una frase di Del Piero, che dice più o meno così: 'Nella mia carriera ho visto tanti sognatori che però quando c’era da sudare hanno smesso di sognare'. Per ottenere determinati risultati bisogna lavorare, e sognare aggiunge ingredienti che ti possono far arrivare in alto. È chiaro che il sogno di vestire la maglia nerazzurra, la maglia del mio cuore, è sicuramente bello e fortissimo. Però ora ne ho un altro e per questo lavoro tutti i giorni: la Serie B con l’Alessandria".

Interrogato poi sui suoi modelli, il classe '89 veneziano, protagonista lo scorso anno della grande cavalcata in Coppa Italia dei piemontesi, ha risposto: "Come centravanti, dico Pippo Inzaghi. A livello caratteriale, invece, ho un gran ricordo di Walter Samuel. Ho avuto la fortuna di fare qualche allenamento con l’Inter in prima squadra e devo dire che l'argentino mi ha impressionato. Ricordo che nella partita d’allenamento mi marcava stretto con una cattiveria e una concentrazione degne di una finale di Champions League; non ti lasciava respirare un attimo, faceva sentire in ogni istante la sua presenza, indifferentemente da chi aveva davanti e senza fare distinzioni fra noi giovani e i suoi colleghi della prima squadra. Poi, ovviamente, da interista non posso non citare l’immenso capitan Zanetti: uno dei migliori difensori passati in nerazzurro, l’emblema, il cuore pulsante dell’Inter, un esempio assoluto di professionalità".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mar 07 marzo 2017 alle 16:18
Autore: Antonello Mastronardi / Twitter: @f_antomas
vedi letture
Print