Dopo aver parlato a La Gazzetta dello Sport, Erling Haaland trova tempo e modo per concedersi anche ad un'intervista a Repubblica

Riesce a sorridere anche pensando a una partita capitale come contro l’Inter stasera?
"Certo, è stato il sogno di tutta la mia vita. La prima volta che ho visto la Coppa dei Campioni fu a 8 anni nella finale a Mosca tra il Chelsea e lo United di Cristiano Ronaldo, e me ne sono innamorato. Metto la sigla della Champions in macchina e come sveglia la mattina. Ora sogno di alzarla io quella coppa: manca l’ultimo sforzo. Ma l’Inter ci renderà la vita difficile, quindi dovremo essere al meglio".

Sente almeno la pressione?
"Sì, lo ammetto. Perché, a parte la Champions, i miei compagni hanno già vinto tutto senza di me. Sono arrivato al City anche per questo e farò di tutto affinché la squadra trionfi pure in Champions".

Ma lei può ancora migliorare?
"Con il mister proviamo a farlo ogni giorno".

In cosa?
"Vari dettagli del mio gioco e come mi muovo in campo. Ma soprattutto, avrei potuto segnare molto di più quest’anno".

Più delle sue mostruose 52 reti?
"Beh, sì... Ho sbagliato tante occasioni durante la stagione, avrei potuto fare più gol...".

Nelle ultime sette partite però ne ha segnato solo uno. Preoccupato per la finale?
"No, se ricordate che in 52 partite quest’anno ho fatto 52 gol e 8 assist. No, non sono affatto stressato per questo...".

La Champions per lei significherebbe anche Pallone d’oro?
"Non penso a queste cose. Ora penso solo all’Inter".

Sezione: Eurorivali / Data: Sab 10 giugno 2023 alle 12:22
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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