Il 22 maggio del 2010 l’Inter di Massimo Moratti batteva 2-0 il Bayern Monaco e conquistava così la sua terza Coppa dei Campioni. A distanza di tredici anni, anniversario caduto esattamente ieri, in esclusiva per FcInterNews, il ricordo dell’ex Presidente: "Il primo pensiero è la riconoscenza verso i giocatori, Mourinho e il pubblico presente a Madrid che aveva seguito la squadra: tutti insieme ci hanno fatto vincere un trofeo meraviglioso".

Lei come visse l’attesa della finalissima?
"In maniera particolare, era la partita più importante a cui avrei dovuto partecipare come Presidente. L’ho vissuta con tutta la passione possibile affinché tutto andasse per il verso giusto".

Quanto orgoglio c’è nell’essere stato il Presidente dell’Inter del Triplete? Un risultato che ad oggi in Italia solo la sua squadra ha conquistato.
"Ce ne siamo resi conto dopo che fosse un traguardo così importante, ci fa piacere ad oggi essere stati gli unici a centrarlo, prima però qualcun altro ci imiterà. Ma per il momento siamo ancora un punto di riferimento importante".

Cosa si aspetta della prossima finale di Champions, tra Inter e City?
"Di tutto. Se l’Inter dovesse esprimersi come ha fatto nei primi minuti contro il Milan, sarà sinceramente difficile per il Manchester City. Devo dire che mi aspetto una partita aperta".

Tre anni fa, proprio il 22 maggio, ci lasciava Gigi Simoni. Qual è il suo ricordo del mister?
"Gli ho voluto molto bene. Ha dato molto all’Inter, ha avuto la sfortuna di non poter vincere il campionato perché ce l’hanno sottratto, altrimenti avrebbe conquistato oltre alla Coppa UEFA, anche lo Scudetto al primo anno di Ronaldo. Sinceramente lo ricordo umanamente come una persona ricchissima, che ha dato molto alla società, ma anche al rapporto che aveva con me".

Fu un errore esonerarlo dopo aver battuto Real e Salernitana?
"Furono due buone vittorie, ma che non potevano farmi cambiare l’idea che avevo: ossia che con Ronaldo avremmo dovuto vincere lo Scudetto. Invece poi mi sono reso conto che pur con il brasiliano sarebbe stato difficile vincere il campionato".

Chi si aspetta in attacco contro la Fiorentina ed il City?
"Dzeko-Lautaro hanno avuto tanti di quei successi ultimamente che non li toccherei, li lascerei giocare insieme. Lukaku sta crescendo molto, è utilissimo e potrebbe esserlo ancora durante la partita".

Scalvini e Frattesi per un’Inter italiana, è d’accordo?
"Nell’Inter c’è una base italiana buona, vedi Barella e gli altri calciatori. Attenzione però, e qui faccio un discorso generale: giocare nell’Inter non è come giocare in una squadra di provincia".

Ma è vero che ai suoi tempi i cartellini dei giocatori italiani costavano di più rispetto a quelli degli stranieri?
"Risparmi se cerchi nel mondo intero, rispetto ad una parte sola. Allora era un mercato per il quale non guardavo la nazionalità, volevo solo fare la squadra più forte di tutti. E finiva lì".

Cosa pensa della vicenda Skriniar?
"Una situazione che non conosco, è andata così, significa che non sono riusciti a trovare da una parte e dall’altra un accordo. Non posso intromettermi".

Quanto tifo farà per l’Inter contro il City?
"Voglio ben vedere se non farò il tifo per l’Inter, certo!!! Spero proprio che vinca, sarebbe il giusto trionfo per ricordare la forza dell’Inter nel mondo. Se andrò ad Istanbul? Devo ancora decidere, vediamo".

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Sezione: Esclusive / Data: Mar 23 maggio 2023 alle 11:30
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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