Di ghiaccio. O di sale, fate voi, tanto visto il clima che imperversa sull’Italia entrambi sono di gran moda. Di ghiaccio siamo rimasti tutti, senza ombra di dubbio, nel vedere, anzi è meglio dire nel non vedere, un’Inter così: paralizzata, e non può essere per le temperature polari che hanno attanagliato la nostra penisola; vittima del pressing di una Roma che solo pochi giorni fa veniva da una sconfitta altrettanto raggelante come quella di Cagliari e che invece ieri si è divertita a mangiarci in testa e fare quello che ha voluto, con un Luis Enrique che forse una partita così nemmeno alla Playstation in modalità principiante l’aveva giocata e vinta in questa maniera.

Si può dire: ok, è stata una giornata balorda per tutte le squadre di vertice, con Milan e Juve bloccate sul pari, Lazio e Udinese sconfitte, il terzo posto ancora a tre punti. Ma dopo la partita di ieri queste non possono, non devono assolutamente rappresentare delle consolazioni. Perché qui se nessuno ride, in casa nostra ieri c’è stato da piangere, e a dirotto anche. Troppa Roma contro niente Inter, e il niente, si sa, non si dovrebbe commentare se non col niente. Gara da restarci, come detto, di ghiaccio: la peggiore della stagione, sicuramente, la peggiore degli ultimi anni probabilmente, di certo una pagina nera che fa scattare ulteriori campanelli d’allarme.

Da restarci di ghiaccio, di ghiaccio come una squadra che ha giocato troppo alle belle statuine di cristallo, rintanandosi nella propria metà campo e concedendo più di uno spazio alla Roma. Roma che non si aspettava sicuramente cotanta grazia e ne ha approfittato come meglio non poteva continuando ad assestare sganassoni potenti ad un avversario che immobile incassava senza dare il minimo cenno di reazione; anzi, nella ripresa si prova a rinsaldare un centrocampo allo sbando togliendo un Pazzini che perlomeno qualche segnale di lotta lo aveva dato e dopo tre minuti arriva la terza di quattro sberle. Quattro gol, quattro gol che fanno malissimo, quattro gol che gelano il sangue, soprattutto quattro gol che lasciano davvero poco spazio alle scuse.

Ma davvero non si poteva fare di più e meglio ieri? Davvero l’Inter non poteva affrontare la partita in maniera anche leggermente diversa, nonostante le assenze? Ma soprattutto, davvero  l’Inter è questa? Non è passato nemmeno un mese dal successo del derby e la parabola nerazzurra ha fatto segnare un nuovo picco in discesa. Ranieri adduce proprio alla vittoria del derby e al successivo calo di concentrazione l’origine dei mali attuali. Ma davvero si è fatto l’errore di pensare che basta un successo così per pensare che tutto il peggio sia passato? Davvero questa squadra sta facendo come Narciso? Ma la sanno la fine che fece il personaggio mitologico? E inoltre, davvero non ci sono, o non si sono valutate, altre soluzioni?

Il campionato è ancora lungo, auspichiamo senza dubbio una riscossa già a partire da domenica contro il Novara; ma tutti noi, cari chi di dovere, oggi siamo rimasti di ghiaccio. Un ghiaccio duro da sciogliere, e non solo perché il freddo si dice insisterà sull’Italia...

Sezione: Editoriale / Data: Lun 06 febbraio 2012 alle 00:01
Autore: Christian Liotta
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