Xherdan Shaqiri a cuore aperto: dal ritiro della Nazionale svizzera, il folletto dell'Inter parla a tutto tondo al quotidiano elvetico Blick! tracciando un bilancio dei suoi primi sei mesi in nerazzurro. Sul campo, ma anche fuori. Ecco le sue parole:

Shaqiri, come va la conoscenza della lingua italiana?
"Bene, capisco ogni giorno di più".

Studi i vocaboli?
"No, non ancora".

Pasta, donne, auto: cosa ti piace di più dell'Italia?
"Il cibo, ovviamente. Anche se vorrei tanto quello di mia madre". 

Nel match contro il Liechtenstein non si è notato solo il tuo gol da sogno, ma anche il fatto che ti sentissi a tuo agio.
"Mi sentivo bene, sì. Ma non enfatizziamo troppo questa partita. Ho fatto un bel gol, ma ne ho già fatti un altro paio simili. Avrei preferito realizzare una rete alla Lituania domenica".

Però hai offerto un gioco brillante, perché all'Inter questa cosa è successa di rado?
"Non è così, all'Inter l'ultima parte di stagione è stata difficile perché non ero al 100%. Avevo problemi al polpaccio".

Problemi con l'allenatore?
"No, lui mi voleva fortemente, ero un suo desiderio".

Secondo Petkovic l'Inter ha fatto giocare quei giocatori che poi voleva vendere.
"Ho sentito questa cosa, ma non è un problema. Io sto benissimo".

Sei arrivato a Milano da superstar, dopo due settimane la stampa italiana diceva che fossi sovrappeso.
"Non me ne importava niente". 

Hai finito la stagione a mani vuote.
"Solo la seconda metà, prima ho fatto metà stagione al Bayern Monaco e andava bene". 

Al Bayern Ribéry e Robben, i tuoi concorrenti, sono stati spesso infortunati. Dispiaciuto del cambiamento di squadra?
"No, per niente".

Senti ancora i tuoi compagni del Bayern?
"No, perché ho perso il mio telefono cellulare tedesco e quindi un sacco di numeri...", dice ridendo. 

Hai mai incontrato Erick Thohir?
"Sì spesso. E' un tipo coi piedi per terra. Ci viene spesso a fare visita. Ci ha raccontato i suoi sogni, le sue ambizioni".

Che coincidono con le tue?
"Sì, assolutamente. Ma ci vorrà del tempo per riportare l'Inter ai livelli cui era solita essere. Abbiamo bisogno di nuovi giocatori". 

Quali sono i tui obiettivi concreti?
"Voglio la Champions League, voglio un palcoscenico internazionale".

Per la prima volta non sarai presente alle competizioni europee.
"Sì, sedersi davanti alla televisione e guardare altro è sicuramente qualcosa di speciale.  Avrò un paio di giorni liberi in più rispetto all'anno scorso, ma non me li potrò godere".

Sai dove si trova Frosinone?
"No, so solo che è stata promossa in Serie A, vero? Come il Carpi". 

 

 

 

 

 

Sezione: Copertina / Data: Ven 12 giugno 2015 alle 14:50
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print