Ramen Cepele, difensore albanese con un passato nelle giovanili dell'Inter, racconta la sua carriera e i tormenti che lo hanno costretto a fermarsi ad appena 20 anni ai microfoni di Cronache di Spogliatoio. Partendo dagli inizi in nerazzurro: "Fino a 10 anni ho giocato nella squadra della mia città, poi sono andato alla Liventina, a 30 km da casa. Inizialmente non mi volevano, poi mio padre gli disse: ‘Se non volete vederlo, lo porterò a fare un provino al Montebelluna, la squadra rivale’. Si convinsero a prendermi per una settimana di prova, dopo un giorno mi fecero firmare. La Liventina è associata all’Inter, e dopo 4 anni passati a viaggiare dopo scuola fino al campo e arrivando la sera a casa, sono andato in nerazzurro. Gioco titolare in Under 15 e vinciamo lo Scudetto di categoria. C’erano Gnonto, Casadei, sono stati 3 anni bellissimi. Nella seconda stagione siamo arrivati in finale Scudetto ma abbiamo perso contro l’Empoli".

Dopo l'Inter, arriva il contratto con i tedeschi dell'Hannover, dove vive un crescendo inarrestabile, con tanto di debutto ad appena 16 anni con la Nazionale maggiore albanese. Ma proprio in quella che doveva essere una magica serata, cominciano i guai: "Quella sera accuso un fastidio al piede. Lo chiamavano fascite plantare. L'Hannover mi promuove in prima squadra, ma i problemi continuano. Al rientro dalla pausa, torno in Prima Squadra. Pensavo di stare abbastanza bene. Ma i ritmi erano totalmente diversi, un cambiamento enorme: dopo una settimana sento tirare la gamba e mi fermo. Ci sta, un calcio più duro con abitudini diverse. Mi sentivo bene, arrivò anche la chiamata dell’U-21 dell’Albania. Stavolta, sento problemi al tallone. Non riuscivo a camminare, rimango fermo due mesi. Poggiavo solo la parte anteriore. In estate, inizia la nuova stagione e io sono ancora fermo. Rientro forse un po’ troppo prima, il mister mi voleva, ma io sento ancora dolore. I primi 6 mesi, però, li faccio bene e da titolare. A dicembre ho ancora dei fastidi e prendo pure il Covid. Al rientro, sto ancora peggio, sempre un dolore ai piedi. Iniziamo una nuova cura, sto fermo da gennaio fino a luglio 2022. Salto tutta la seconda parte di campionato. Trattamenti, onde d’urto, ricerca di scarpini adatti. Da non riuscire a camminare, ora lo facevo senza problemi".

Cepele riparte dall'Hannover Under 23, ma non fa in tempo a sorridere per il rientro che arriva un nuovo problema: "Dopo 7 mesi di inattività, riprendo e mi strappo. Quando ero all’Inter, non avevo mai avuto problemi. Pazzesco! Adesso facevo fatica a tornare in campo. In sostanza, ho passato tutta la stagione alternandomi tra campo e infermeria. Fastidi su fastidi. A fine stagione, né io né l’Hannover vogliamo rinnovare". Cepele è tornato in Veneto, dove si è affidato ad uno specialista come Giuliano Poser, che ha curato anche Lionel Messi: "Sono andato da lui 3 volte e mi ha spiegato che, secondo il suo punto di vista, un’infezione allo stomaco mi ha portato ad avere problemi ai piedi e conseguentemente a sovraccaricare le cosce e tutto il resto". Ora è svincolato, ma ha un obiettivo: "Voglio tornare in Germania". 

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Sezione: Copertina / Data: Mer 03 gennaio 2024 alle 14:39
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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