Intervistato dal sito Affaritaliani.it, Claudio Trotta, fondatore di Barley Arts, torna sul destino dello stadio di San Siro, contro la cui demolizione si sono schierati anche personaggi di livello internazionale come il regista Ken Loach: "La proposta di Milan e Inter di abbattere San Siro per costruire un nuovo stadio, da finanziare attraverso la cementificazione di tutte le aree verdi che oggi gli stanno intorno, è una grande operazione immobiliare concepita al solo scopo di sanare i bilanci delle due società, senza alcun vantaggio ambientale, economico e urbanistico per la città e per il mondo del calcio. Non c’è infatti nessuna ragione per abbattere lo stadio Meazza, se non quella di fare business con la speculazione delle aree intorno. Difendere lo Stadio Meazza da una possibile distruzione è una questione nazionale e non solo locale, è una questione culturale e di civiltà che coinvolge tutti. L’idea del mantenimento dello Stadio con un’adeguata e possibile ristrutturazione è di buon senso e di rispetto dell’importanza storica, sociale e architettonica dello Stadio Meazza, che è uno spazio pubblico e dei cittadini, probabilmente il più iconico e riconosciuto al mondo. Non stupisce che sia tuttora recepita internazionalmente da più parti".

Qual è la soluzione ideale per San Siro: è possibile tenere in piedi il vecchio impianto a livello economico?
"È necessario lanciare un bando internazionale per la ristrutturazione e la futura gestione dello stadio. Lo stadio Meazza può essere economicamente sostenibile, con o senza una o entrambe le squadre, a patto che venga modernizzato e migliorato, sia dal punto di vista dell’utilizzo polivalente durante tutto l’anno per sport e spettacoli dal vivo, sia rispetto ai servizi e al comfort per il pubblico. C’è davvero da chiedersi dove risieda l’interesse pubblico nel voler demolire lo Stadio Meazza per costruire un nuovo stadio, edificando nella stessa area altri palazzi, con ulteriore consumo di suolo e perdita di verde reale". 

Sezione: News / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 22:34
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print