Dopo il pari contro lo Shakhtar in Champions League, l'Inter torna in campo in Serie A contro il Parma. Ritorno a San Siro in campionato dunque per gli uomini di Antonio Conte che dopo il ko del derby incontrano la squadra di Liverani, reduce da una sconfitta e un pareggio. L'ad area sport dell'Inter Beppe Marotta si presenta come di consueto ai microfoni di Sky Sport nei minuti precedenti alla partita per fare un quadro della situazione in casa nerazzurra. "Dico che l'anno scorso si è conclusa una stagione anomala e se n'è aperta un'altra ancora più anomala. Non è un alibi ma un dato di fatto. Da agosto abbiamo giocato già tante partite, alle quali si sono aggiunti i positivi al Covid, gli infortuni, le partite delle Nazionali. Gli allenatori non sono mai in grado di fare le formazioni anticipatamente. È una situazione che dobbiamo cercare di limitare, altrimenti si fa fatica di gestire le squadre da qui a fine campionato".

È rientrato Skriniar, poi rientrerà in squadra. C'è l'assenza di Lukaku, si può recuperare per Madrid?
"Dobbiamo affidarci alle indicazioni dello staff medico. Da parte di tutti c'è voglia di recuperare quanto più in fretta possibile ma vogliamo evitare ricadute. Vedremo quello che succederà, la situazione è delicata". 

A gennaio migliorerete la squadra?
"Siamo contenti di questa rosa, il lavoro di Ausilio è egregio. L'allenatore sta facendo del suo meglio, tutti noi stiamo cercando di valorizzare le risorse che abbiamo, che sono frutto di un disagio creato dal Covid. Non si può ipotizzare cosa succederà a gennaio". 

Fra due settimane l'Inter può non inviare qualche giocatore in Nazionale?
"Sicuramente è una situazione che affronteremo con lucidità. Dobbiamo rispondere ai molto impegni ufficiali che abbiamo e mi sembra giusto che anche le Federazioni ci vengano incontro. Bisogna adoperare cautela. È un malumore che serpeggia nei vari club. Siamo davanti ad una situazione anomala, abbiamo già un grande impedimento che è il Covid, sta nel buon senso di tutti".

Parlate della Nations League?
"Parliamo in generale. Io non voglio boicottare le manifestazioni, dico che un giocatore per rispondere alle convocazioni delle Nazionali deve essere in una condizione psico-fisica idonea per farlo. Quando si manda un giocatore, se è già affaticato è evidente che rimanga a casa per il bene di tutti. Chiedo che ci sia maggior rispetto per i club". 

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Sezione: Copertina / Data: Sab 31 ottobre 2020 alle 17:47
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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