"Federico Dimarco non è un tifoso dell’Inter, è qualcosa di più. Sin da bambino l’umore delle sue giornate, perfino il colore del cielo, cambiava in base al risultato dei nerazzurri. Figurarsi adesso che quei colori, amati sopra ogni cosa, li porta addosso come fossero una veste sacra". La Gazzetta dello Sport premia la stagione dell'esterno sinistro di Inzaghi, esploso totalmente come erede di Perisic quando tutti invece vedevano Gosens il profilo designato per prendere il posto del croato.

Ora c'è il derby e la speranza di fare come in Arabia Saudita: gol e trionfo interista. "Segnare non sarebbe la sua principale mansione e, infatti, nell’altra grande gara dell’Inter in questo 2023, Federico ha usato il sinistro nella maniera a lui più congeniale: dal sinistro è uscito un cross tagliente come una lama e a Dzeko è bastato mettere la testa per fermare la capolista - ricorda la rosea su Inter-Napoli 1-0 -. A otto anni Federico entrò nel settore giovanile per la prima volta, accolto da Giuliano Rusca, un maestro di calcio e ancora oggi il responsabile dell’attività di base nerazzurra: fisicamente non sembrava adatto, ma bastava vederlo calciare per cambiare idea. Nel viaggio lungo le giovanili, Dima ha levigato gli eccessi, si è trasformato da fantasista timidino a laterale coraggioso. Nella scorsa stagione prendeva ancora la targa di Perisic, in questa ha fatto scordare Ivan Terribile. Dentro allo spogliatoio, è l’unico vero milanese e custode dell’interismo. In più, è diventato l’amico del cuore di Romelu Lukaku: la rinascita del belga, magari già dal derby, passa anche dalle doti di motivatore di Dimarco".

Sezione: Copertina / Data: Ven 03 febbraio 2023 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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