Come tutte le trattative Europa-Sudamerica che si rispettino, anche quella legata a Gabriel Jesus, nuovo craque del calcio brasiliano, ha assunto i controni di un’autentica spy story. Dopo settimane di voci più o meno affidabili, ieri sera è arrivata la svolta ‘italiana’: rientrato da Sao Paulo, l’intermediario Giovanni Branchini ha comunicato all’Inter di aver incassato la disponibilità del ragazzo a vestirsi di nerazzurro. Tutto fatto, strada spianata con buona pace di Real Madrid, Bayern Monaco e Barcellona, tutte candidate all’acquisto del talento classe 1997 del Palmeiras. Ottimismo, questa la parola che è stata accostata all’Inter in merito alla trattativa. Però la situazione in realtà non è così fluida, perché non essendo un parametro zero Gabriel Jesus deve comunque fare i conti con chi detiene il suo cartellino. E come spesso accade in Sudamerica, le parti in gioco sono varie. Nello specifico, il cartellino del Fenomeno 2.0 è frazionato in quattro parti: un 30% appartiene al Palmeiras, il 32,5% è nelle mani dell'agente Cristiano Simoes, il 22,5% spetta invece all'ex procuratore Fabio Caran, mentre il restante 15% è di proprietà dello stesso atleta. Insomma, non la classica operazioni in cui basta convincere il club che detiene i diritti sportivi dell’atleta e l’atleta stesso.

STRATEGIE OPPOSTE - In questo contesto, l’Inter si è mossa tramite Branchini direttamente con il giocatore, strappando nelle ultime ore la sua disponibilità a vestirsi di nerazzurro a gennaio o giugno 2017, conditio sine qua non per accettare il trasferimento (Jesus vuole provare a vincere il Brasilerao con il Palmeiras, in piena corsa per il titolo). Ma con il suo club l’unico contatto è un sondaggio risalente a maggio scorso, senza neanche discutere di cifre. Strategia opposta quella del Barcellona, che ha contattato direttamente il Palmeiras per incassare la disponibilità a cedere il giocatore nel prossimo gennaio o giugno. L’accordo verbale è stato raggiunto un mese fa a Madrid e da allora non c’è stato bisogno di ulteriori aggiornamenti. Verosimile che le altre candidate abbiano affidato a Branchini la rappresentanza nel trattare direttamente con la famiglia e l’agente di Gabriel Jesus, bypassando la società che ne detiene i diritti sportivi. Una strategia sensata, visto che il Palmeiras è proprietario solo del 30% del cartellino del giocatore.

PERCENTUALI E CLAUSOLE - A questo punto, posto il sì del talento 19enne all’Inter, i nerazzurri dovranno trovare un’intesa anche con il Palmeiras, che però ha promesso il suo gioiello al Barcellona. Forte probabilmente del 70% del consenso, l’Inter non può ancora cantare vittoria perché c’è il rischio che il club paulista possa fare muro in virtù della parola data al Barça e provare a convincere Gabriel ad assecondare le loro intenzioni, non senza possibilità di successo. Tra l’altro, la clausola arride ai catalani che potrebbero assicurarsi il nuovo Fenomeno investendo 25 milioni di euro, mentre ai nerazzurri verrebbero chiesti circa 40 milioni di euro. Cifra che difficilmente la proprietà cinese vorrà sborsare, seppur per un calciatore di tali prospettive. Resta, ad ogni modo, da convincere il Palmeiras perché anche avere il sì del ragazzo non sarebbe sufficiente per chiudere brillantemente l’operazione. E non è affatto scontato che la dirigenza brasiliana accetterebbe di dare il via libera ai nerazzurri dopo la stretta di mano con il Barcellona.

Situazione in piena evoluzione, con tanti, troppi paletti da dribblare prima di arrivare al traguardo. L’Inter ad oggi ha fatto passi avanti importanti ma dall’altra parte c’è una rivale di tutto rispetto che ha il sì del Palmeiras e in Brasile gode dei favori del pronostico presso i media locali. Un 30% non pesa quanto un 70%, ma va comunque convinto e i nerazzurri ancora devono muoversi in tal senso. Senza perdere di vista possibili rilanci, tramite Branchini, di Bayern Monaco e Real Madrid. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 05 luglio 2016 alle 13:30
Autore: Redazione FcInterNews.it
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