Per parlare di Inter-Liverpool, il Corriere dello Sport ha intervistato Beppe Bergomi, ex capitano nerazzurro e oggi stimatissimo opinionista tv.

Qual è l'insidia maggiore per i nerazzurri? 
"Si troveranno di fronte una formazione che ha ritmo, che verticalizza e sfrutta la velocità dei suoi attaccanti. Non pensate che cambi modo di giocare perché è in trasferta: in mezzo presserà e vorrà controllare la partita. Per l'Inter sarà complicato". 
 
Inzaghi però ha mostrato fiducia e ha chiesto ai suoi personalità e determinazione. 
"Ha fatto bene. I nerazzurri possono sfruttare in particolare le fasce: se Perisic e Dumfries stanno alti e spingono, possono mettere in crisi gli esterni del Liverpool, più bravi a proporsi e ad arrivare al cross che a difendere".  
 
Al posto di Barella ci sarà Vidal che, scusi il gioco di parole, disputerà per l'ottava volta un ottavo di Champions. 
"Barella avrebbe fatto comodo. Confido nell'esperienza di Vidal e mi auguro che giochi con umiltà. Tante volte vuole esagerare con il colpo a effetto o con giocate che non sono nelle sue corde. Se scende in campo da Vidal, ovvero deciso nei contrasti, pronto a correre per aiutare i compagni e puntuale a inserirsi quando deve, può essere utile". 
 
Cosa deve fare l'Inter per mettere in difficoltà il Liverpool? 
"Prima cosa, sfruttare le situazioni da palla inattiva. Poi non bisognerà aver paura: l’Inter ha giocato un buon calcio anche all'andata con il Real e può ripetersi. Sperando che il risultato sia diverso". 
 
Teme che la squadra arrivi un po' spremuta da un ciclo terribile? 
"Purtroppo non sarà al massimo, questo è scontato, perché ha dovuto fare i conti con un calendario assurdo. Mi chiedo: ma come si fa a costringere chi arriva agli ottavi di Champions a sfidare, da gennaio in poi, Atalanta, Milan, Lazio e Napoli in campionato, la Juventus in Supercoppa più la Roma in Coppa Italia? Così chiunque andrebbe in difficoltà a livello fisico. Moralmente la squadra arriva bene a questo appuntamento. Non so però quante energie nervose abbia perché nell'ultimo mese ha speso tanto". 
 
Si sbilanci, chi sarà decisivo per i nerazzurri? 
"Dzeko. È un grande centravanti e lavora per la squadra. Sarà utilissimo anche stavolta". 
 
San Siro può essere un fattore? 
"Per me sì. Gli inglesi fuori casa a volte hanno sofferto. Bisogna che la gente si faccia sentire". 

Sezione: Copertina / Data: Mer 16 febbraio 2022 alle 11:16 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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