L'ex tecnico nerazzurro Rafa Benitez commenta alla Gazzetta dello Sport i quarti di Champions League e, in particolare, la sfida dell'Allianz Arena tra Inter e Bayern.

Cosa l’ha impressionata dell’Inter?
"La maturità con cui ha interpretato la gara, la bellezza di certe giocate - penso al primo gol - e la rabbia, la ferocia con cui ha saputo cogliere le imperfezioni del Bayern - e rivedo il secondo gol, in contropiede - senza mai aver avuto paura di crederci".

È stato un finale per uomini forti...
"L’Inter è una grande squadra. Dopo il pareggio di Thomas Müller, altri si sarebbero orientati al controllo del risultato. Loro no, hanno afferrato l’occasione per partire a campo aperto. E lo hanno fatto perché hanno un organico che sa superare i problemi fisici che pure ci sono perché mancavano Dimarco, Dumfries, Zielinski e Taremi. Ma la qualità è straordinaria".

E adesso che partita bisognerà aspettarsi a San Siro, dove lei sarà in tribuna?
"L’Inter ha impressionato anche per altro: la semplicità con cui palleggiava dal basso, potendo anche approfittare dell’assenza di intensità nel pressing del Bayern. Penso che quella sia stata una scelta di Kompany che Inzaghi s’aspettasse. A Sommer, per dirne una, è stato permesso di trovare sempre l’appoggio giusto".

Il pericolo da mettere in preventivo?
"Il Bayern lo è sempre, a prescindere. Olise e Sané o anche Kane o Kimmich. Però la risposta dell’Inter c’è già stata: Lautaro, Barella, Thuram, ma pure Carlos Augusto. Se la testa dell’Inter manderà gli stessi messaggi dell’altra sera alle gambe....".

Sezione: Copertina / Data: Gio 10 aprile 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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