Oggi vi presentiamo un difensore brasiliano che sta ben figurando con il River Plate de Uruguay sia in campionato, sia nell’ultima coppa Sud Americana. Ronaldo Conceiçao Silveira nasce in Brasile a Rio Grande do Sul il 3 aprile del 1987, difensore centrale dal gran fisico (192cm per 84 kg), inizia la sua carriera nelle giovanili del Gremio, ma si afferma nella serie A uruguayana. Nel 2008 viene acquistato dal Nacional de Montevideo per poi passare l’anno successivo al River Plate de Uruguay, squadra che sta disputando le semifinali di coppa sudamericana, grande sorpresa di questa edizione.
Ronaldo Conceiçao ha particolarmente impressionato durante tutta la competizione, da incorniciare le sue prestazioni contro il San Lorenzo di Simeone nei quarti di coppa. Il suo nome è stato recentemente accostato a club europei, anche italiani proprio per la giovane età e per la sua fisicità.
Fcinternews.it ha avuto il piacere conversare con lui:

Ronaldo raccontaci un po’ di questo splendido momento per te e per il tuo club, il River de Uruguay.
Mi considero un difensore con una buona tecnica, cerco di mantenere l’equilibrio in difesa per aiutare la squadra. Sinceramente quello che stiamo vivendo al River è un sogno, siamo un gruppo giovane ma ambizioso e con un allenatore come Carrasco che ci sta permettendo di produrre bel gioco e ottenere risultati.

Siete stati la grande sorpresa della Coppa Sudamericana, avete eliminato il San Lorenzo di Simeone e in queste 2 partite sei stato tra i migliori in campo, com’è andata?
Credo che abbia sorpreso tutti, San Lorenzo compreso, il modo in cui abbiamo affrontato il doppio incontro: loro ci hanno battuti in casa dove non meritavamo di perdere, e forse credevano di avere già la qualificazione in tasca dopo la prima partita. Serviva l’impresa e grazie al sacrificio di tutti i miei compagni e ad un po’ di fortuna, siamo riusciti a batterli sul campo e poi alla lotteria dei rigori, dove sì, è entrato anche il mio.

In semifinale la Liga de Quito, campioni 2008 in Libertadores ecampioni de la Recopa; avete vinto e con un gioco spettacolare e convincente, come hai vissuto questa partita?
E’ stata una partita molto importante per me, loro hanno vinto Recopa e Libertadores, e oltre ad essere una grande vetrina per me, è sempre bello giocare questo tipo di partite. Abbiamo vinto qui in casa ma potevamo chiudere con un vantaggio di goal maggiore, certo lì a Quito sarà tutta un’altra storia ma ho fiducia in questa squadra e vogliamo questa finale.

Si inizia a parlare di te in Europa, alcune voci parlano di un interessamento nei tuoi confronti da parte di club francesi e olandesi, e in Brasile di grosse squadre del campionato brasiliano, cosa sai di tutto ciò?
Sono orgoglioso che il mio lavoro venga riconosciuto tanto in Sud America come in Europa perché è frutto di un sacrificio non solo mio, ma anche della famiglia che mi ha sempre appoggiato, del resto e di altre squadre se ne occupa il mio rappresentante (Matias Pittini, ndr); ora il mio obiettivo è solo quello di vincere la Coppa Sudamericana con la mia squadra.

L’Inter è sempre attenta a quello che succede nel futbol sudamericano, credi che potresti far bene nel calcio italiano, lo segui?
Sono un gran appassionato del vostro calcio! Appena posso guardo le partite di campionato che trasmettono qui. Una chiamata dell’Inter? Sarebbe un onore che un club così importante si interessasse a me. Il mio modo di giocare, oltre all’esperienza che sto accumulando, credo sia adatto al vostro calcio, sì mi ci vedrei bene in Italia.

C’è un difensore brasiliano al quale ti sei ispirato nel corso della tua giovane carriera?
Ho sempre ammirato Lucio: un centrale eccezionale, grande personalità e punto di riferimento per chi gioca in quella posizione. Per me sarebbe un sogno raggiungere i suoi successi tanto nei club come in nazionale.

Obiettivo di quest’anno? Credete allora alla finale?
L’obbiettivo è chiaro: vincere la Coppa Sudamericana. Sappiamo che possiamo raggiungere la finale perché crediamo nel nostro gioco. Come obiettivo secondario, ottenere il miglior piazzamento possibile in campionato, sarà difficile vincerlo ma daremo il massimo anche lì.

C’è un attaccante italiano che vorresti incontrare?
Tra i grandi attaccanti italiani che ci sono nel vostro paese, sarebbe un piacere giocare contro Filippo Inzaghi, un gran attaccante che ha vinto tutto quello che si poteva vincere, ma per essere un gran difensore devo comunque essere pronto ad affrontare qualsiasi attaccante.

Sezione: Consigli per gli acquisti / Data: Lun 16 novembre 2009 alle 13:13
Autore: Nunzio Marchione
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