"Giù, giù e ancor ancor più giù...la canzone del grande Lucio Battisti descrive al meglio l'attuale momento in casa nerazzurra. Diverse sono le opinioni su chi addebitare la responsabilità di questo fallimento. A mio parere sembra chiaro che la Società ed il suo immobilismo nel nome di un FPF che sembra colpire solo noi, piuttosto che incompetenza nella gestione della squadra e nelle poche azioni effettuate sul mercato, sia la principale indiziata. Ne vogliamo parlare? Dopo Madrid chi ha valutato di ignorare lo stato anagrafico di una compagine di ultratrentenni, illudendosi che sarebbe stato forse possibile continuare a vivere di rendita? Chi ha valutato di cedere un giocatore come Samuel Eto'o, capace da solo di fare reparto offensivo in un'Inter impostata sulle ripartenze? Non sarebbe invece stato meglio cedere uno come Milito che nella famosa e ormai lontana notte di Madrid aveva pensato bene di esternare in mondovisione che stava pensando  di valutare altre offerte d'ingaggio? Ed il continuo "lo cedo, non lo cedo" relativo ai vari Sneijder e Maicon pensiamo davvero che non abbia finito per essere controproducente per il rendimento dei due? I risultati sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. E la recente cessione di Thiago Motta? Il giocatore, che nel centrocampo dell'Inter era l'unico che avesse cervello e visione di gioco, come ci ha ricordato recentemente Gasperini, nell'estate passata si è sentito dire dalla Società "trovati un'altra squadra". Solo l'intervento di Gasp ha permesso di bloccare quest'altra cessione sciagurata. Purtroppo poi, solo ritardata. E allora abbiamo ancora dubbi su chi sia il massimo colpevole di questa situazione? La Società nella gestione post Triplete si è mostrata in tutta la sua pochezza. Ha allontanato l'unico dirigente capace, Lele Oriali, che oltre ad essere una bandiera dell'Inter, ha anche dimostrato di saper gestire nel miglior modo e con grande competenza il rapporto con la squadra. E ora si spera in un  suo ritorno. E che dire della gestione di giocatori come Balotelli, Santon, Destro?. Tutti giocatori usciti dal vivaio Inter ed ora affermatisi lontano da Milano. E i vari Pirlo, Seedorf, Pizarro, Acquafresca, lo stesso Ronaldo, regalati al Milan o alla Roma all'interno di scambi in cui abbiamo sempre fatto la figura dei peracottari? E il caso recente di Muntari? E il nome di un certo Adirano vi dice niente? Di proprietà Inter, ceduto in comproprietà al Parma e ricomprato per una montagna di soldi. L'ingenuo potrebbe pensare "sbagliando s'impara", come recita il vecchio adagio, ma ho paura che per per questa Società sia purtroppo più appropriato il detto "sbagliare è umano, perseverare è diabolico".

Maurizio

Sezione: Visti da Voi / Data: Ven 24 febbraio 2012 alle 15:15
Autore: Redazione FcInterNews
vedi letture
Print