"Scusate, ma io proprio non riesco ad essere disfattista, non riesco a buttare tutto alle ortiche.
E’ stata una stagione travagliata, particolare e anomala per certi versi.
Dopo il triplete i luminari delle cronache sportive avevano annunciato in pompa magna che per l’Inter sarebbe stato un anno sabattico con zero titoli, ed ora che questo pare si stia delineando tutti a gridare allo scandalo.
Allora cerchiamo almeno di essere equilibrati con giudizi ed opinioni.
Per come si erano le messe le cose a fine dicembre posso dire che grandi cose sono state fatte. Abbiamo spinto l’acceleratore al massimo per cercare di recuperare oltre 10 punti in classifica; abbiamo lottato, fino a ieri, su più fronti; abbiamo giocato ogni tre giorni; non abbiamo usufruito come gli altri della pausa per le nazionali; abbiamo pagato, a mio dire, una scellerata preparazione atletica che ha distrutto muscoli e testa degli uomini più importanti di questa squadra; abbiamo tentato l’impossibile e questa volta non è andata bene.
Ma da qui a condannare tutto e tutti lo trovo alquanto ingeneroso.

E’ una colpa mostrare gratitudine verso una rosa che ha vinto tutto, evitando di vendere ad inizio stagione pedine importanti che hanno centrato un obiettivo leggendario? E’ una colpa provare a rimontare punti su punti in tre mesi, sfidando la sorte con coraggio? E’ una colpa sentirsi stanchi e svuotati fisicamente dopo una cavalcata che in realtà dura dalla scorsa stagione, mondiali compresi?

Non credo proprio che tutto si possa ridurre a questo. Credo invece che sia inevitabile che esistano parentesi non positive, periodi di normalità, ai quali non eravamo più abituati negli ultimi 5 anni, ma cosi è stato e dobbiamo prenderne atto.

L’unica via ora è continuare con dignità fino alla fine di questa stagione, che speriamo ci possa portare ancora qualche soddisfazione. E poi continuare comunque con Leo che ha riportato serenità e gioia in uno spogliatoio che aveva perso la voglia di sognare. E’ giusto dare al Mister una vera opportunità, un opportunità tutta sua, dall’inizio alla fine, e non considerarlo solo un raccoglitore di cocci distrutti da altri. Solo allora potremo giudicare fino in fondo il suo operato. Spero che la dirigenza, Moratti in primis, tragga esperienza dagli errori dei periodi bui evitando continui e inutili valzer in panchina, e riconfermi Leo per un altro anno.
Noi interisti siamo abituati ad attendere, e se vogliamo qualità e rinascita abbiamo bisogno di tempo, e non di scelte dettate dall’impazienza e dalla voglia di ottenere tutto e subito".

Stefania

Sezione: Visti da Voi / Data: Gio 14 aprile 2011 alle 18:25
Autore: Redazione FcInterNews
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