Il Corriere della Sera affida oggi a Beppe Severgnini, noto tifosi interista, un'analisi sui meriti di SImone Inzaghi. Ne individua principalmente tre. "Si presentava come amico dei giocatori, poco più giovani di lui. Molti hanno pensato: alla Pinetina lo sbranano vivo, dopo averlo condito con olio e sale. Non è andata così, come sappiamo. Inzaghi è riuscito a convincere i giocatori che erano professionisti adulti. E vincere è meglio che perdere, per l’autostima e per il conto in banca. Il secondo motivo per cui l’allenatore dell’Inter merita rispetto è un motivo tecnico. Non occorre aver studiato a Coverciano per capire che l’Inter di Conte si appoggiava sul pivot Lukaku. Partito lui — ah, Romelu, chi te l’ha fatto fare! — bisognava inventarsi altro. E Inzaghi se l’è inventato. Aggiungiamo questo: Inzaghi, Marotta e la società sono stati bravi a scegliere i sostituti di Hakimi, Eriksen e Lukaku. Dumfries, Calhanoglu e Dzeko si sono rivelati all’altezza. Tre acquisti centrati su tre — quattro su quattro, se aggiungiamo Correa — non si erano mai visti a memoria d’uomo (nerazzurro)".

Secondo Severgnini, Inzaghi è "un pessimo attore, il peggiore sulla piazza. Ha la voce troppo alta, oppure la perde del tutto. Mostra quello che pensa con un candore commovente: gioia, delusione, preoccupazioni, irritazioni. Sembra incapace di mentire. Quando ripete — serio, senza ridere — che l’Inter in febbraio e marzo non ha registrato una flessione, vien voglia di abbracciarlo. Ecco perché ci piace, Simone Inzaghi. Finalmente uno che non recita. Sta lì, soffre e gioisce insieme a noi".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 25 aprile 2022 alle 11:02
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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