"Mi piace molto Lautaro: serissimo, coraggioso, sul campo si vede che è cresciuto sulle strade di Bahia Blanca, a me molto care". Parola di César Luis Menotti, leggendario argentino che vanta l'onore di aver portato in Argentina la prima Coppa del Mondo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, dove, parlando dei suoi connazionali, spende parole al miele sul Toro Martinez: "Si vede anche che a Milano e all’Inter ha trovato la dimensione perfetta. Devi essere felice in un posto per tirare fuori il meglio di te, e questo a volte trascende dal resto. Lui, però, con la maglia nerazzurra si sente a suo agio: si vede, si percepisce di istinto. E ha dimostrato anche recentemente di avere il pensiero giusto nei confronti di chi gioca assieme a lui...". 

Quale?
"Guardate come ha accolto il suo amico Lukaku, ha dimostrato la sua natura solidale, propria solo dei grandi attaccanti. Lui nell’ultimo anno era solo nella leadership offensiva e adesso accoglie un altro grande che teoricamente potrebbe oscurarlo. Non si nota gelosia: sa che la somma dei loro talenti li renderà migliori anche individualmente"

Il bel gioco di Simone Inzaghi li aiuterà?
"Attenzione, non basta solo proporre un gioco bello, lindo, ma conta che sia anche utile alla vittoria. So che Inzaghi è uno dei tanti allenatori giovani con idee positive. La sua Inter è un’ottima squadra e il club ha un filo sempre legato all’Argentina". 

Potrebbe arrivare pure un altro argentino, Paulo Dybala...
"Sarebbe un affare, merita il meglio, è uno che con la palla parla la lingua dei grandi. Può sorprendere che un talento così sia ora senza squadra, ma il calcio stesso è molto cambiato nel suo essere business. Ora è molto difficile legarsi a un solo club".

E se andasse al Napoli, dove di mancini argentini dovrebbero intendersene?
"Discorso neanche da iniziare. Il paragone non aiuta mai, figurarsi questo. Ricordo che si diceva che Maradona assomigliasse a Sivori... Dybala deve solo difendere il suo talento ogni giorno perché il calcio non conosce passato. E ogni maglia pesa".

Quanto conta Scaloni per raggiungere il vostro sogno?
"Ho un grande rispetto per lui e per il suo lavoro, eccezionale sulla mente e sui cuori. Lo ho accennato già quando parlavo di Inzaghi: c’è una nuova generazione di tecnici, giovani e illuminati, rispettosi del gioco". 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 14 luglio 2022 alle 11:06
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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