La Procura di Napoli, si legge su La Repubblica, ha chiesto altri sei mesi per indagare sul trasferimento in azzurro di Victor Osimhen dal Lille per 71 milioni e 250 mila euro, 50 dei quali pagati cash, che ha generato 19,9 milioni di plusvalenze, ritenute fittizie dai magistrati, collegate alla valutazione di quattro calciatori, fra i quali tre “primavera”. Il pm Francesco De Falco, coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Amato, ipotizza il reato di false comunicazioni nel bilancio dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2021 nei confronti di Aurelio De Laurentiis e del consiglio di amministrazione del club partenopeo.

Se dalle carte dovessero emergere nuovi elementi, il procedimento sportivo, che si era concluso ad aprile 2022 escludendo illeciti a carico della società, potrebbe essere riaperto, esattamente come accaduto per la Juventus con l’inchiesta “Prisma”. La Procura della Figc può chiedere la documentazione, i magistrati decideranno se inviare subito gli atti oppure se attendere la conclusione delle indagini. "Al centro degli accertamenti c’è la valutazione, 21 milioni e 250 mila euro, attribuita al portiere greco Orestis Karnezis e ai giovani Claudio Manzi, Luigi Liguori e Ciro Palmieri, ceduti al Lille come parziale contropartita tecnica. A parte Karnezis, che può vantare una carriera di buon livello in A, Napoli compreso (titolare con Ancelotti in 10 partite nella stagione 2018-19) i tre Primavera non hanno mai giocato con il Lille e sono rimasti ai margini del grande calcio", si legge.

Da parte sua, l’avvocato Gino Fabio Fulgeri, che assiste De Laurentiis in sede penale, afferma: "Il Napoli è convinto di poter dimostrare la regolarità dell’operazione, peraltro l’unica sulla quale ci sono accertamenti investigativi". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 23 gennaio 2023 alle 10:14
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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